Il lavoro si propone di identificare quale sia il modello organizzativo e quali le politiche più efficaci nel favorire propensione ad innovare e competitività del sistema agro-alimentare nazionale. Il quadro teorico di riferimento che sottende l’analisi spiega l’organizzazione come il livello di coordinamento tra le imprese e ne interpreta la configurazione ottimale alla luce delle condizioni strutturali del sistema produttivo oltre che di quelle particolari caratteristiche che definiscono il regime tecnologico quali pervasività, sistematicità, grado di novità, appropriabilità, cumulabilità e conoscenze di base. I risultati dell’analisi indicano come preferibile l’affermazione di network di imprese organizzate in maniera strutturata rispetto a modelli incentrati su grandi imprese fordiste. Pertanto, le politiche di intervento sistematico (come la creazione di organizzazione di produttori, i contratti di filiera, la programmazione negoziata, ecc.), adottate nell’ultimo decennio, possono essere ritenute adeguate e utili allo scopo. In particolare si riconosce la validità dell’approccio basato sulla logica distrettuale, particolarmente promettente al fine di orientare lo sviluppo del sistema agro-alimentare nazionale nella direzione considerata dal paper.

Organizzazione, innovazione e competitività nel sistema agro-alimentare: aspetti teorici ed implicazioni strategiche

NARDONE, GIANLUCA;PILONE, VITTORIA
2009-01-01

Abstract

Il lavoro si propone di identificare quale sia il modello organizzativo e quali le politiche più efficaci nel favorire propensione ad innovare e competitività del sistema agro-alimentare nazionale. Il quadro teorico di riferimento che sottende l’analisi spiega l’organizzazione come il livello di coordinamento tra le imprese e ne interpreta la configurazione ottimale alla luce delle condizioni strutturali del sistema produttivo oltre che di quelle particolari caratteristiche che definiscono il regime tecnologico quali pervasività, sistematicità, grado di novità, appropriabilità, cumulabilità e conoscenze di base. I risultati dell’analisi indicano come preferibile l’affermazione di network di imprese organizzate in maniera strutturata rispetto a modelli incentrati su grandi imprese fordiste. Pertanto, le politiche di intervento sistematico (come la creazione di organizzazione di produttori, i contratti di filiera, la programmazione negoziata, ecc.), adottate nell’ultimo decennio, possono essere ritenute adeguate e utili allo scopo. In particolare si riconosce la validità dell’approccio basato sulla logica distrettuale, particolarmente promettente al fine di orientare lo sviluppo del sistema agro-alimentare nazionale nella direzione considerata dal paper.
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