La Corte di Giustizia dell’Unione Europea, dopo il noto caso belga, torna nuovamente ad affrontare le problematiche poste dalle imprese allocate in altri Paesi Membri che gestiscono piattaforme digitali di intermediazione immobiliare per locazioni brevi, verificando se gli obblighi imposti dalla normativa italiana (raccolta e trasmissione di dati, effettuazione di ritenuta alla fonte e nomina di un rappresentante fiscale) siano compatibili con il principio di libera prestazione dei servizi. I Giudici europei riconoscono l’assenza di effetti restrittivi in capo alle prime due misure, che hanno carattere generale ed un ambito applicativo privo di distinzioni, mentre censurano la terza, reputata non proporzionata alle finalità di interesse generale da perseguire.
Il regime fiscale italiano delle locazioni brevi alla luce del diritto dell’unione europea. la corte di giustizia torna sul caso airbnb
Lorenzo Pennesi
2023-01-01
Abstract
La Corte di Giustizia dell’Unione Europea, dopo il noto caso belga, torna nuovamente ad affrontare le problematiche poste dalle imprese allocate in altri Paesi Membri che gestiscono piattaforme digitali di intermediazione immobiliare per locazioni brevi, verificando se gli obblighi imposti dalla normativa italiana (raccolta e trasmissione di dati, effettuazione di ritenuta alla fonte e nomina di un rappresentante fiscale) siano compatibili con il principio di libera prestazione dei servizi. I Giudici europei riconoscono l’assenza di effetti restrittivi in capo alle prime due misure, che hanno carattere generale ed un ambito applicativo privo di distinzioni, mentre censurano la terza, reputata non proporzionata alle finalità di interesse generale da perseguire.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.