La Corte di Giustizia dell’Unione Europea si pronuncia in ordine alla compatibilità con l’ordinamento comunitario di una normativa nazionale che obblighi un intermediario di una piattaforma online di sharing economy – in specie Airbnb – a condividere dati sensibili con l’Amministrazione finanziaria. Attraverso una interpretazione sistematica delle norme dell’art. 56 TFUE e delle fonti derivate, la pronuncia in commento stabilisce che il principio di libera prestazione di servizi non osta all’obbligo di raccolta e trasmissione di tali dati, non ravvisandosi alcuna forma di indebita restrizione.
La libera prestazione dei servizi nell’unione europea e l’obbligo di trasmissione dei dati all’amministrazione finanziaria nazionale da parte degli intermediari di piattaforme online. il caso airbnb
Lorenzo Pennesi
2023-01-01
Abstract
La Corte di Giustizia dell’Unione Europea si pronuncia in ordine alla compatibilità con l’ordinamento comunitario di una normativa nazionale che obblighi un intermediario di una piattaforma online di sharing economy – in specie Airbnb – a condividere dati sensibili con l’Amministrazione finanziaria. Attraverso una interpretazione sistematica delle norme dell’art. 56 TFUE e delle fonti derivate, la pronuncia in commento stabilisce che il principio di libera prestazione di servizi non osta all’obbligo di raccolta e trasmissione di tali dati, non ravvisandosi alcuna forma di indebita restrizione.File in questo prodotto:
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