Le Società di Investimento Immobiliare Quotate (SIIQ) o Non Quotate (SIINQ) sono state introdotte con l’art. 1, comma 119 – 141-bis, della L. 27 dicembre 2006, n. 296 al fine di adeguare l’ordinamento italiano al fenomeno internazionale dei REIT (Real Estate Investment Trust) - grandi imprese immobiliari, perlopiù quotate e connotate dalla possibilità di accedere a ingenti benefici fiscali - con la finalità di stimolare cospicui investimenti nel settore real estate, reputato di massima importanza strategica per l’economia italiana. Tali strumenti, tuttavia, non hanno riscontrato il favore degli operatori economici, in specie europei, a causa di una disciplina che risulta, nonostante talune modifiche apportate negli anni, profondamente asistematica e contraria a principi centrali dell’ordinamento comunitario. Invero, i requisiti di accesso al regime SIIQ/SIINQ, nonché le modalità applicative di taluni benefici fiscali ad esso correlati palesano un trattamento discriminatorio, sulla scorta dell’ordinamento di provenienza, tra operatori domestici ed europei, ledendo fondamentali libertà garantite dai Trattati dell’Unione. Tale regime, in coerenza con gli obiettivi posti dal Piano NextGenerationEU, appare meritevole di urgente riforma, così da correggere le previsioni normative che risultano difformi ai principi europei e fornire agli investitori uno strumento operativo attraente ed efficace sul piano fiscale, in grado di stimolare lo sviluppo del settore immobiliare nazionale in una fase storica cruciale.

The discriminatory effects of the Italian tax discipline on Real Estate companies (SIIQs/SIINQs) in a European perspective

Pennesi Lorenzo
2021-01-01

Abstract

Le Società di Investimento Immobiliare Quotate (SIIQ) o Non Quotate (SIINQ) sono state introdotte con l’art. 1, comma 119 – 141-bis, della L. 27 dicembre 2006, n. 296 al fine di adeguare l’ordinamento italiano al fenomeno internazionale dei REIT (Real Estate Investment Trust) - grandi imprese immobiliari, perlopiù quotate e connotate dalla possibilità di accedere a ingenti benefici fiscali - con la finalità di stimolare cospicui investimenti nel settore real estate, reputato di massima importanza strategica per l’economia italiana. Tali strumenti, tuttavia, non hanno riscontrato il favore degli operatori economici, in specie europei, a causa di una disciplina che risulta, nonostante talune modifiche apportate negli anni, profondamente asistematica e contraria a principi centrali dell’ordinamento comunitario. Invero, i requisiti di accesso al regime SIIQ/SIINQ, nonché le modalità applicative di taluni benefici fiscali ad esso correlati palesano un trattamento discriminatorio, sulla scorta dell’ordinamento di provenienza, tra operatori domestici ed europei, ledendo fondamentali libertà garantite dai Trattati dell’Unione. Tale regime, in coerenza con gli obiettivi posti dal Piano NextGenerationEU, appare meritevole di urgente riforma, così da correggere le previsioni normative che risultano difformi ai principi europei e fornire agli investitori uno strumento operativo attraente ed efficace sul piano fiscale, in grado di stimolare lo sviluppo del settore immobiliare nazionale in una fase storica cruciale.
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