Diversabilità e neurodivergenze rappresentano uno spettro che illumina disparati ambiti dell’umano, dalle possibilità fisiche a quelle sensoriali, alle dinamiche cognitive e/o comportamentali. Da ciò emerge un coacervo di necessità talvolta difficile da districare, che richiede uno studio ravvicinato, al fine di progettare azioni funzionali ad un accompagnamento dell’individuo bisognoso all’interno delle dinamiche sociali e lavorative. Stando a recenti dati raccolti dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, nel 2018 i lavoratori dipendenti con disabilità equivalgono a circa 360 mila unità nel nostro Paese; tale dato è composto dal 58,7% di uomini, a fronte del 41,3% di donne, residente nel Nord Italia (56,3%). Il Mezzogiorno riporta una quota esigua, pari al 21,4%, dovuta anche alla mancanza di network efficaci tra servizi territoriali e mondo del lavoro. Appare dunque evidente la disomogeneità territoriale nei meccanismi di accompagnamento tipici del “Dopo di Noi”. Il Progetto Mission Inclusion, avviato nel mese di giugno 2023, si pone l’obiettivo di condurre una ricerca esplorativa – mediante osservazione di stampo naturalistico – condotta, in prima istanza, nei territori del Centro e del Nord Italia, compilando griglie di valutazione dell’esperienza sul campo. Tale indagine è volta a identificare le best practices messe in atto da realtà che si occupano di placement inclusivo, cercando di verificare differenze territoriali e procedurali, verso la creazione di un modello di efficacia riproducibile e generalizzabile. Nel presente contributo, si espongono le basi e le motivazioni su cui si fonda il progetto, con una proiezione sui primi dati emersi.
Dati e valore sociale del progetto Mission Inclusion: domande, finalità e primi risultati della ricerca
rossi;di furia;toto
2024-01-01
Abstract
Diversabilità e neurodivergenze rappresentano uno spettro che illumina disparati ambiti dell’umano, dalle possibilità fisiche a quelle sensoriali, alle dinamiche cognitive e/o comportamentali. Da ciò emerge un coacervo di necessità talvolta difficile da districare, che richiede uno studio ravvicinato, al fine di progettare azioni funzionali ad un accompagnamento dell’individuo bisognoso all’interno delle dinamiche sociali e lavorative. Stando a recenti dati raccolti dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, nel 2018 i lavoratori dipendenti con disabilità equivalgono a circa 360 mila unità nel nostro Paese; tale dato è composto dal 58,7% di uomini, a fronte del 41,3% di donne, residente nel Nord Italia (56,3%). Il Mezzogiorno riporta una quota esigua, pari al 21,4%, dovuta anche alla mancanza di network efficaci tra servizi territoriali e mondo del lavoro. Appare dunque evidente la disomogeneità territoriale nei meccanismi di accompagnamento tipici del “Dopo di Noi”. Il Progetto Mission Inclusion, avviato nel mese di giugno 2023, si pone l’obiettivo di condurre una ricerca esplorativa – mediante osservazione di stampo naturalistico – condotta, in prima istanza, nei territori del Centro e del Nord Italia, compilando griglie di valutazione dell’esperienza sul campo. Tale indagine è volta a identificare le best practices messe in atto da realtà che si occupano di placement inclusivo, cercando di verificare differenze territoriali e procedurali, verso la creazione di un modello di efficacia riproducibile e generalizzabile. Nel presente contributo, si espongono le basi e le motivazioni su cui si fonda il progetto, con una proiezione sui primi dati emersi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.