Nel mare magnum dottrinale e giurisprudenziale in tema di anonimi, la pronuncia de qua ribadisce con fermezza il dogma dell’inutilizzabilità processuale dei documenti informativi di cui non si conosce l’autore, impedendo all’autorità giudiziaria di eseguire atti tipici di indagini basati esclusivamente su tali «irrituali» delazioni ma sostenendo, al contempo, il loro impiego pre-procedimentale. Le denunce anonime, a parere dei giudici di legittimità, offrono un importante “stimolo investigativo” al fine della ricerca della notitia criminis. Al di la della posizione più o meno critica circa l’approdo ermeneutico dei giudici di legittimità, la sentenza offre lo spunto per affrontare una questione assai delicata: il difficile compromesso tra il “costo” dell’anonimo e la sua utilità empirica, ovvero tra le esigenze di giustizia e il rispetto dei diritti fondamentali.
Le denunce anonime come strumento di indagine. Un difficile equilibrio tra efficienza e garanzie
Nocerino W
2017-01-01
Abstract
Nel mare magnum dottrinale e giurisprudenziale in tema di anonimi, la pronuncia de qua ribadisce con fermezza il dogma dell’inutilizzabilità processuale dei documenti informativi di cui non si conosce l’autore, impedendo all’autorità giudiziaria di eseguire atti tipici di indagini basati esclusivamente su tali «irrituali» delazioni ma sostenendo, al contempo, il loro impiego pre-procedimentale. Le denunce anonime, a parere dei giudici di legittimità, offrono un importante “stimolo investigativo” al fine della ricerca della notitia criminis. Al di la della posizione più o meno critica circa l’approdo ermeneutico dei giudici di legittimità, la sentenza offre lo spunto per affrontare una questione assai delicata: il difficile compromesso tra il “costo” dell’anonimo e la sua utilità empirica, ovvero tra le esigenze di giustizia e il rispetto dei diritti fondamentali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.