Analysis of Socio-Economic and Environmental Sustainability of Barley Supply Chain: a Healthy Crop for Human Nutrition

The scope of the research is to provide evidences about the benefits, in terms of healthiness, environmental sustainability, and productive efficiency, related to barley (Hordeum vulgare L.), a widespread crop in the Apulia region (italy). Seeking to pursue this general goal, the aim of the research is twofold: (i) investigating consumers’ perception about quality of organic food, in terms of sustainability and healthiness, and analyzing how and to what extent perceived quality of organic food is influenced by the presence of information related to quality on food products’ label, and consumers’ socio-demographic profile; (ii) comparing organic and conventional cultivation of barley, under favorable pedo-climatic conditions, to evaluate the potential environmental impacts related to the cultivation of barley and to identify the most suitable solution in terms of environmental sustainability and productive efficiency. An approach based on Combination of Uniform and shifted Binomial random variables, named CUB model, was performed to analyze consumers’ preference in terms of two latent components, feeling and uncertainty. A Life Cycle Assessment (LCA) was performed alternatively using, as Functional Units (FUs), 1 ha of land involved in cultivation of barley to seek environmental sustainability and 1 kg of dry matter grains of produced barley to check productive efficiency. Findings from CUB models highlight that the presence of specific information on food’s label (e.g. environmental label, organic certification, healthy claims) contributes to perceive organic food as food of superior quality. Results also underline how consumers’ socio-demographic profile plays a significant role in driving food purchasing decision mechanism. Findings from comparative LCA show that organic barley cultivation is the most environmentally sustainable solution (but not efficient in production), vice versa conventional barley cultivation is the solution most efficient in production (but not environmentally sustainable). Efficiency in production and environmental sustainability may be balanced with methodological assumptions (choice of functional unit, allocation procedure) and qualitative elements (crop quality and adaptiveness to specific pedo-climatic conditions). A land-based FU is preferred in the analysis of the agricultural stage, while a mass-based FU is suitable for the assessment of a wider context, such as the entire supply chain. The research seeks to fill the lack, existing in economic literature, about barley crop, which is a potential strength for Apulian farms and firms, thanks to its sustainability and healthiness properties.

La ricerca ha lo scopo di fornire evidenze sui benefici, in termini di salubrità, sostenibilità ambientale ed efficienza produttiva, dell’orzo (Hordeum vulgare L.), una coltura ampiamente diffusa in Puglia (Italia). Al fine di perseguire questo obiettivo generale, lo scopo della ricerca è duplice: (i) studiare la percezione dei consumatori circa la qualità dei prodotti biologici, in termini di sostenibilità e salubrità, e analizzare come e in che misura la qualità percepita dei prodotti biologici è influenzata dalla presenza di informazioni in etichetta relative alla qualità e dal profilo socio-demografico dei consumatori; (ii) confrontare la coltivazione dell’orzo in regime biologico e convenzionale, in condizioni pedo-climatiche favorevoli, al fine di valutare i potenziali impatti ambientali ed individuare la migliore soluzione in termini di sostenibilità ambientale ed efficienza produttiva. È stato usato un approccio basato su una Combinazione tra una variabile casuale Uniforme discreta e una variabile casuale Binomiale traslata, denominato modello CUB per analizzare le preferenze dei consumatori in termini di due componenti latenti, il livello di attrazione verso l’item considerato (feeling) e l’incertezza connessa alle modalità della raccolta delle risposte (uncertainty). È stata usata la metodologia della valutazione del ciclo di vita, Life Cycle Assessment (LCA), usando alternativamente come Unità Funzionali (FU) 1 ha di terra destinata alla coltivazione di orzo per testare la sostenibilità ambientale, e 1 kg di granella secca di orzo per testare l’efficienza produttiva. I risultati del modello CUB evidenziano che la presenza di informazioni specifiche sull’etichetta dei prodotti (e.g. etichetta ambientale, certificazione biologica, indicazioni salutistiche) fanno percepire i prodotti biologici come prodotti di qualità superiore. I risultati sottolineano anche come il profilo socio-demografico dei consumatori svolge un ruolo fondamentale ne determinare il meccanismo di acquisto dei prodotti. I risultati di LCA mostrano che la coltivazione di orzo biologico è più sostenibile da un punto di vista ambientale (ma non è produttivamente efficiente), viceversa la coltivazione di orzo convenzionale è più efficiente da un punto di vista produttivo (ma non è sostenibile per l’ambiente). I risultati relativi all’efficienza produttiva e alla sostenibilità ambientale dovrebbero essere bilanciate da assunzioni metodologiche (la scelta dell’unità funzionale, il procedimento di allocazione) e da elementi qualitativi (la qualità della coltura, l’adattabilità a specifiche condizioni pedo-climatiche). L’unità funzionale di superficie (1 ha) è preferibile per l’analisi delle fasi di coltivazione in campo, mentre l’unità funzionale di massa (1 kg) è consigliabile per la valutazione di un contesto più ampio, quale un’intera filiera. La ricerca tenta di colmare la mancanza esistente nella letteratura economica relativa alla coltura dell’orzo, che rappresenta un punto di forza per le aziende agricole e di trasformazione pugliesi, grazie alle sue caratteristiche di sostenibilità e salubrità