Abstract in italiano La Responsabilità Sociale d’Impresa, negli ultimi venti anni è stata oggetto di analisi di molti Studiosi e uomini d’affari che, ad oggi, non è ancora d’accordo su ciò che la CSR è o dovrebbe significare. Data la numerosità delle definizioni presenti in Letteratura, l’obiettivo di questo lavoro è lungi dal voler fornire una formula risolutiva, troppo ambiziosa, al problema della sua definizione. Esso è, piuttosto, rinvenibile nel tentativo di inquadrare la responsabilità d’impresa in una cornice concettuale differente, quella che si fonda su una matrice epistemologica situazionista, al fine di individuare un possibile modello per la misurazione del decoupling delle pratiche di CSR. Il lavoro è organizzato in tre capitoli, che partono dall’evoluzione che ha subito la CSR negli anni per arrivare alla rilettura del fenomeno in chiave situazionista e alla formulazione del modello. Il primo capitolo ripercorre il percorso evolutivo che la responsabilità sociale ha subito negli anni. Si parte dalle prime attività di responsabilità sociale che erano viste come lesive del libero mercato, fino alle più recenti e significative formulazioni del tema ripercorrendo, tappa per tappa, la sua evoluzione concettuale. Il capitolo si conclude con una rassegna delle principali teorie d’impresa che sono state usate per la rilettura della responsabilità sociale d’impresa. Il secondo capitolo approfondisce la prospettiva situazionista, che trova le sue radici nella fenomenologia sociale di Berger e Luckmann (1969) e nell’etnometodologia di Garfinkel (1967) e focalizza l’attenzione sui contesti concreti dell’agire umano, sul ruolo degli attori sociali nella realizzazione della realtà osservata. Da tali spunti prendono corpo due spazi teorico-concettuali apparentemente divergenti. Da un lato la prospettiva politica, dall’altra il filone neo micro-istituzionalista. L’integrazione degli approcci politico e neoistituzionalista consente di rileggere i processi di formazione/riconfigurazione dei contesti di azione organizzata come il prodotto di due forze, “azione” e “istituzionalizzazione” . Da un lato, gli attori, coinvolti in processi di negoziazione, conflitto e cooperazione fondati sul potere, nel perseguire i propri interessi, cercano di preservare/modificare il quadro istituzionale pro tempore vigente; d’altro canto, le Istituzioni tendono a vincolare gli spazi di azione strategica degli attori che hanno contribuito alla loro costruzione. Il capitolo, in particolare, evidenza le principali categorie e i processi che sono alla base dei processi di formazione, mantenimento e decostruzione del quadro istituzionale pro tempore vigente e si conclude con un approfondimento dei processi di istituzionalizzazione/deistituzionalizzazione e di Intitutional Change. Il terzo capitolo propone una rilettura della CSR nella prospettiva situazionista. In particolar modo, il focus della ricerca è quello di indagare la presenza di condotte isomorfiche e processi di decoupling finalizzati, in maniera prevalente, ancorché esclusiva, a generare legittimità sociale prima che migliori performance d’impresa. L’analisi è stata condotta attraverso una ricerca di tipo qualitativa. La scelta è stata fatta in virtù del fatto che il decoupling è una variabile latente, che non può essere misurata oggettivamente. Il campione di ricerca è così composto: 1. La totalità delle imprese presenti nel segmento STAR della Borsa Italiana; 2. Un campione di controllo, rappresentato dalle prime 20 aziende quotate e con la più alta capitalizzazione. La ricerca è stata effettuata attraverso l’analisi dei siti istituzionali delle 88 aziende appartenenti al campione al fine di verificare la presenza: 1) Di una sezione dedicata alla Responsabilità sociale; 2) Di un codice etico; 3) Di un bilancio di sostenibilità; 4) Di certificazioni di qualità, di sicurezza e ambientali (ad es. ISO e OH SAS); 5) Di indici di sostenibilità (come il Dow Jones Sustainability Index e il FTSE4Good). Sulla base dei risultati evidenziati da questa prima indagine, il presenta capitolo si conclude con la costruzione di un modello di misurazione del decoupling. Abstract in English The Corporate Social Responsibility in the last twenty years has been the subject of analysis of many scholars and businessmen who, actually, has not yet agreed on what CSR is or should mean. Given the large number of definitions existent in literature, the aim of this work is far from wanting to provide a resolution formula to the problem of its definition. It is, rather, an attempt to frame the corporate social responsibility in a different conceptual framework, that is based on a situationist epistemology matrix, in order to identify a possible model for measuring the decoupling of CSR practices. This work is organized into three chapters, which start from the evolution of the CSR concept over the years, to get to the reinterpretation of the phenomenon in a situationist perspective and to the formulation of the model of decoupling. The first chapter traces the evolutionary path that corporate social responsibility has undergone over the years. It starts from the first social responsibility activities that were seen as detrimental to the free market, to the most recent and significant formulations of the subject walking through, step by step, its conceptual evolution. The chapter concludes with a review of the main theories of enterprise that have been used to frame the corporate social responsibility. The second chapter discusses the situationist perspective, which finds its roots in the social phenomenology of Berger and Luckmann (1969) and in the Garfinkel’s (1967) ethnomethodology and focuses on concrete contexts of human action, on the role of social actors in the realization of the observed reality. From these idea take shape two theoretical-conceptual spaces that seems divergent: on one hand the political perspective, on the other the neo- institutionalist. The integration of political and neo-institutionalist approaches allows us to review the processes of formation/reconfiguration of organized action contexts as the product of two forces, “action” and “institutionalization”. On one hand, the actors involved in processes of negotiation, conflict and co-operation based on the power, in pursuing their own interests, seek to preserve/modify the institutional framework currently in force; on the other hand, the institutions tend to constrain the space of strategic action of the actors who have contributed to their construction. This chapter, in particular, highlights the main categories and the processes that underlie the processes of formation, maintenance and deconstruction of the institutional framework currently in force and concludes with a discussion of the processes of institutionalization/deinstitutionalization and Intitutional Change. The third chapter proposes a framework of CSR in the situationist perspective. In particular, the focus of the research is to investigate the presence of isomorphic and decoupling processes aimed at generating social legitimacy, instead of better firm performance. The analysis was conducted through a qualitative search. The choice was made becouse the decoupling is a latent variable, which can not be measured objectively The research sample was as follows: 1. The totality of firms in the STAR segment of the Italian Stock Exchange; 2. A control sample, represented by the top 20 listed companies with the highest market capitalization. The research was carried out through the analysis of the websites of 88 companies in order to verify the presence of: - A section dedicated to Corporate Social Responsibility; - A code of ethics; - A sustainability report; - Quality, safety and environmental certifications (eg. ISO and OH SAS); - Sustainability indices (such as the Dow Jones Sustainability Index and the FTSE4Good). On the basis of the findings of this first survey, the present chapter concludes with the construction of a measurement model of decoupling.
La Corporate Social Responsability nella prospettiva situazionista: Verso un modello per la misurazione del decoupling in un campione di imprese quotate in Borsa / Petracca, Miriam. - (2014 Jul 22). [10.14274/UNIFG/FAIR/331788]
La Corporate Social Responsability nella prospettiva situazionista: Verso un modello per la misurazione del decoupling in un campione di imprese quotate in Borsa
Petracca, Miriam
2014-07-22
Abstract
Abstract in italiano La Responsabilità Sociale d’Impresa, negli ultimi venti anni è stata oggetto di analisi di molti Studiosi e uomini d’affari che, ad oggi, non è ancora d’accordo su ciò che la CSR è o dovrebbe significare. Data la numerosità delle definizioni presenti in Letteratura, l’obiettivo di questo lavoro è lungi dal voler fornire una formula risolutiva, troppo ambiziosa, al problema della sua definizione. Esso è, piuttosto, rinvenibile nel tentativo di inquadrare la responsabilità d’impresa in una cornice concettuale differente, quella che si fonda su una matrice epistemologica situazionista, al fine di individuare un possibile modello per la misurazione del decoupling delle pratiche di CSR. Il lavoro è organizzato in tre capitoli, che partono dall’evoluzione che ha subito la CSR negli anni per arrivare alla rilettura del fenomeno in chiave situazionista e alla formulazione del modello. Il primo capitolo ripercorre il percorso evolutivo che la responsabilità sociale ha subito negli anni. Si parte dalle prime attività di responsabilità sociale che erano viste come lesive del libero mercato, fino alle più recenti e significative formulazioni del tema ripercorrendo, tappa per tappa, la sua evoluzione concettuale. Il capitolo si conclude con una rassegna delle principali teorie d’impresa che sono state usate per la rilettura della responsabilità sociale d’impresa. Il secondo capitolo approfondisce la prospettiva situazionista, che trova le sue radici nella fenomenologia sociale di Berger e Luckmann (1969) e nell’etnometodologia di Garfinkel (1967) e focalizza l’attenzione sui contesti concreti dell’agire umano, sul ruolo degli attori sociali nella realizzazione della realtà osservata. Da tali spunti prendono corpo due spazi teorico-concettuali apparentemente divergenti. Da un lato la prospettiva politica, dall’altra il filone neo micro-istituzionalista. L’integrazione degli approcci politico e neoistituzionalista consente di rileggere i processi di formazione/riconfigurazione dei contesti di azione organizzata come il prodotto di due forze, “azione” e “istituzionalizzazione” . Da un lato, gli attori, coinvolti in processi di negoziazione, conflitto e cooperazione fondati sul potere, nel perseguire i propri interessi, cercano di preservare/modificare il quadro istituzionale pro tempore vigente; d’altro canto, le Istituzioni tendono a vincolare gli spazi di azione strategica degli attori che hanno contribuito alla loro costruzione. Il capitolo, in particolare, evidenza le principali categorie e i processi che sono alla base dei processi di formazione, mantenimento e decostruzione del quadro istituzionale pro tempore vigente e si conclude con un approfondimento dei processi di istituzionalizzazione/deistituzionalizzazione e di Intitutional Change. Il terzo capitolo propone una rilettura della CSR nella prospettiva situazionista. In particolar modo, il focus della ricerca è quello di indagare la presenza di condotte isomorfiche e processi di decoupling finalizzati, in maniera prevalente, ancorché esclusiva, a generare legittimità sociale prima che migliori performance d’impresa. L’analisi è stata condotta attraverso una ricerca di tipo qualitativa. La scelta è stata fatta in virtù del fatto che il decoupling è una variabile latente, che non può essere misurata oggettivamente. Il campione di ricerca è così composto: 1. La totalità delle imprese presenti nel segmento STAR della Borsa Italiana; 2. Un campione di controllo, rappresentato dalle prime 20 aziende quotate e con la più alta capitalizzazione. La ricerca è stata effettuata attraverso l’analisi dei siti istituzionali delle 88 aziende appartenenti al campione al fine di verificare la presenza: 1) Di una sezione dedicata alla Responsabilità sociale; 2) Di un codice etico; 3) Di un bilancio di sostenibilità; 4) Di certificazioni di qualità, di sicurezza e ambientali (ad es. ISO e OH SAS); 5) Di indici di sostenibilità (come il Dow Jones Sustainability Index e il FTSE4Good). Sulla base dei risultati evidenziati da questa prima indagine, il presenta capitolo si conclude con la costruzione di un modello di misurazione del decoupling. Abstract in English The Corporate Social Responsibility in the last twenty years has been the subject of analysis of many scholars and businessmen who, actually, has not yet agreed on what CSR is or should mean. Given the large number of definitions existent in literature, the aim of this work is far from wanting to provide a resolution formula to the problem of its definition. It is, rather, an attempt to frame the corporate social responsibility in a different conceptual framework, that is based on a situationist epistemology matrix, in order to identify a possible model for measuring the decoupling of CSR practices. This work is organized into three chapters, which start from the evolution of the CSR concept over the years, to get to the reinterpretation of the phenomenon in a situationist perspective and to the formulation of the model of decoupling. The first chapter traces the evolutionary path that corporate social responsibility has undergone over the years. It starts from the first social responsibility activities that were seen as detrimental to the free market, to the most recent and significant formulations of the subject walking through, step by step, its conceptual evolution. The chapter concludes with a review of the main theories of enterprise that have been used to frame the corporate social responsibility. The second chapter discusses the situationist perspective, which finds its roots in the social phenomenology of Berger and Luckmann (1969) and in the Garfinkel’s (1967) ethnomethodology and focuses on concrete contexts of human action, on the role of social actors in the realization of the observed reality. From these idea take shape two theoretical-conceptual spaces that seems divergent: on one hand the political perspective, on the other the neo- institutionalist. The integration of political and neo-institutionalist approaches allows us to review the processes of formation/reconfiguration of organized action contexts as the product of two forces, “action” and “institutionalization”. On one hand, the actors involved in processes of negotiation, conflict and co-operation based on the power, in pursuing their own interests, seek to preserve/modify the institutional framework currently in force; on the other hand, the institutions tend to constrain the space of strategic action of the actors who have contributed to their construction. This chapter, in particular, highlights the main categories and the processes that underlie the processes of formation, maintenance and deconstruction of the institutional framework currently in force and concludes with a discussion of the processes of institutionalization/deinstitutionalization and Intitutional Change. The third chapter proposes a framework of CSR in the situationist perspective. In particular, the focus of the research is to investigate the presence of isomorphic and decoupling processes aimed at generating social legitimacy, instead of better firm performance. The analysis was conducted through a qualitative search. The choice was made becouse the decoupling is a latent variable, which can not be measured objectively The research sample was as follows: 1. The totality of firms in the STAR segment of the Italian Stock Exchange; 2. A control sample, represented by the top 20 listed companies with the highest market capitalization. The research was carried out through the analysis of the websites of 88 companies in order to verify the presence of: - A section dedicated to Corporate Social Responsibility; - A code of ethics; - A sustainability report; - Quality, safety and environmental certifications (eg. ISO and OH SAS); - Sustainability indices (such as the Dow Jones Sustainability Index and the FTSE4Good). On the basis of the findings of this first survey, the present chapter concludes with the construction of a measurement model of decoupling.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Tesi Petracca Miriam.pdf
accesso aperto
Tipologia:
PDF Editoriale
Licenza:
Dominio pubblico
Dimensione
34.77 MB
Formato
Adobe PDF
|
34.77 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.