Considerazioni in tema di nullità parziale, regole di comportamento e responsabilità del notaio

L’osservazione del variegato sistema delle nullità del contratto consente di constatare da un lato la progressiva destrutturazione e perdita di centralità della figura codicistica che, dunque, non rappresenta più un paradigma certo di riferimento per l’interprete, dall’altro che le nuove nullità sono spesso esse stesse irriconducibili ad un coerente paradigma alternativo. Nell’era del diritto incerto e della complessità devono, pertanto, misurarsi e conformarsi le regole di comportamento degli operatori del diritto. Tra essi al notaio, spesso primo interprete delle leggi, è affidato il ruolo di assecondare il processo di evoluzione del sistema, di coglierne le finalità e gli interessi sottesi rifuggendo da preconcette opzioni formalistiche indotte dal paravento dell’art. 28 L.N. e dalla tendenza ad analizzare le nuove figure normative alla luce di vecchi schemi e categorie superate. In tale contesto vanno riconsiderate le regole di comportamento ed il regime delle responsabilità del notaio a seconda se egli abbia stipulato atti affetti da nullità parziale necessaria cd. di protezione o, piuttosto, da nullità parziale cd. tradizionale, riconducibile, quindi, al 1° comma dell’art. 1419 c.c.