Storie di emarginazione e di libertà, storie di dipendenza e di emancipazione, storie di silenzi e di parole, storie di vita, di cura e di formazione, storie di viaggi, di incontri e di migrazioni, storie di donne che, pur parlando linguaggi diversi, sono capaci di utilizzare una sola voce per raccontare i pensieri, le emozioni e i vissuti che accompagnano da sempre le loro storie, per ripercorrere il sapere e le pratiche femminili con uno sguardo attento alla valorizzazione delle differenze di genere e per costruire un progetto condiviso di dialogo, di confronto e di scambio culturale. Queste le molteplici storie di genere che, a partire da una riflessione sulla condizione delle donne - per troppo tempo e, in alcuni casi, ancora relegate ai confini di un ordine simbolico estraneo e di un universo culturale e sociale falsamente neutro, quale quello maschile - hanno indotto a credere nella valenza formativa di uno spazio privilegiato in cui le donne di ogni provenienza geografica, culturale e sociale possano incontrarsi e vivere, attraverso l’esperienza del racconto, la pluralità degli sguardi interpretativi con cui è possibile indagare l’universo delle differenze di genere. Un incontro di pratiche educative diverse che traggono dall’esperienza dell’incrocio e della contaminazione lo spunto per un arricchimento reciproco, nella consapevolezza che, pur se narrate con voci diverse, le esperienze femminili sono sempre portatrici di una grande virtù pedagogica: il sapere della cura. Questo il motivo per cui l’Ateneo foggiano, da sempre sensibile al tema della differenza - con particolare riferimento alle differenze di genere - e da sempre attento a creare occasioni di dibattito e di confronto col territorio, ha avvertito l’esigenza di istituire nel 2003, presso il Palazzo Ricciardi - una struttura annessa alla Facoltà di Lettere e Filosofia - un Centro Internazionale Interdisciplinare per gli Studi di Genere, coordinato dalla Facoltà di Lettere e Filosofia in collaborazione con l’Area Relazioni Internazionali dell’Ateneo foggiano, che riflette l’esigenza di dare voce ai modelli culturali femminili di cui la storia ha spesso taciuto e che rappresentano, invece, il punto di partenza per un processo di ricostruzione della società e per una rivisitazione critica di un rapporto costruttivo e vicendevolmente formativo tra i generi. Al Centro per gli Studi di Genere è dedicato il presente contributo, che valorizza la sua funzione di raccordo interdisciplinare di raccolta e di documentazione degli studi e delle ricerche nazionali e internazionali sull’identità di genere. Il Centro è, infatti, un punto di riferimento, soprattutto in ambito accademico, per realizzare occasioni di scambio scientifico e culturale tra storie di vita femminili differenti, per creare un punto di incontro tra saperi disciplinari e professionalità diverse nonché per avviare esperienze di collaborazioni interuniversitarie - nazionali e internazionali - che possano contribuire a favorire la mobilità di docenti, ricercatrici e studentesse nell’ottica di una dimensione dell’accoglienza di culture e di saperi diversi che da sempre accompagna la storia dell’Ateneo foggiano.

La casa delle storie. Un centro di studi di genere per vivere e raccontare la differenza

DE SERIO, BARBARA
2007-01-01

Abstract

Storie di emarginazione e di libertà, storie di dipendenza e di emancipazione, storie di silenzi e di parole, storie di vita, di cura e di formazione, storie di viaggi, di incontri e di migrazioni, storie di donne che, pur parlando linguaggi diversi, sono capaci di utilizzare una sola voce per raccontare i pensieri, le emozioni e i vissuti che accompagnano da sempre le loro storie, per ripercorrere il sapere e le pratiche femminili con uno sguardo attento alla valorizzazione delle differenze di genere e per costruire un progetto condiviso di dialogo, di confronto e di scambio culturale. Queste le molteplici storie di genere che, a partire da una riflessione sulla condizione delle donne - per troppo tempo e, in alcuni casi, ancora relegate ai confini di un ordine simbolico estraneo e di un universo culturale e sociale falsamente neutro, quale quello maschile - hanno indotto a credere nella valenza formativa di uno spazio privilegiato in cui le donne di ogni provenienza geografica, culturale e sociale possano incontrarsi e vivere, attraverso l’esperienza del racconto, la pluralità degli sguardi interpretativi con cui è possibile indagare l’universo delle differenze di genere. Un incontro di pratiche educative diverse che traggono dall’esperienza dell’incrocio e della contaminazione lo spunto per un arricchimento reciproco, nella consapevolezza che, pur se narrate con voci diverse, le esperienze femminili sono sempre portatrici di una grande virtù pedagogica: il sapere della cura. Questo il motivo per cui l’Ateneo foggiano, da sempre sensibile al tema della differenza - con particolare riferimento alle differenze di genere - e da sempre attento a creare occasioni di dibattito e di confronto col territorio, ha avvertito l’esigenza di istituire nel 2003, presso il Palazzo Ricciardi - una struttura annessa alla Facoltà di Lettere e Filosofia - un Centro Internazionale Interdisciplinare per gli Studi di Genere, coordinato dalla Facoltà di Lettere e Filosofia in collaborazione con l’Area Relazioni Internazionali dell’Ateneo foggiano, che riflette l’esigenza di dare voce ai modelli culturali femminili di cui la storia ha spesso taciuto e che rappresentano, invece, il punto di partenza per un processo di ricostruzione della società e per una rivisitazione critica di un rapporto costruttivo e vicendevolmente formativo tra i generi. Al Centro per gli Studi di Genere è dedicato il presente contributo, che valorizza la sua funzione di raccordo interdisciplinare di raccolta e di documentazione degli studi e delle ricerche nazionali e internazionali sull’identità di genere. Il Centro è, infatti, un punto di riferimento, soprattutto in ambito accademico, per realizzare occasioni di scambio scientifico e culturale tra storie di vita femminili differenti, per creare un punto di incontro tra saperi disciplinari e professionalità diverse nonché per avviare esperienze di collaborazioni interuniversitarie - nazionali e internazionali - che possano contribuire a favorire la mobilità di docenti, ricercatrici e studentesse nell’ottica di una dimensione dell’accoglienza di culture e di saperi diversi che da sempre accompagna la storia dell’Ateneo foggiano.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11369/5456
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