Dinamiche territoriali della transizione energetica: il caso delle Comunità Energetiche Rinnovabili / Territorial dynamics of the energy transition: the case of Renewable Energy Communities

Questo lavoro di tesi ha per oggetto il tema della transizione energetica, nei suoi aspetti sociotecnici. Negli ultimi anni la transizione energetica è diventata una priorità globale per contrastare il cambiamento climatico; le energie rinnovabili sono sicuramente al centro di questa trasformazione. Tuttavia, l’adozione delle rinnovabili può risultare complessa e non priva di criticità, soprattutto sul piano della dimensione sociale. Nello specifico, questo lavoro prende in considerazione le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) come nuovo modello di produzione e gestione dell’energia, che punta a coinvolgere direttamente le comunità locali nei processi di transizione energetica, seguendo principi di inclusività e trasparenza. Il lavoro evidenzia altresì le notevoli sfide, sia tecniche che organizzative legate alle CER. Dopo una rassegna della letteratura sul cambiamento climatico e sulle CER, con particolare riferimento al contributo della sociologia; dopo aver ricostruito il percorso normativo italiano ed europeo in materia di CER e dopo aver fatto il punto sulla loro diffusione in Italia, la tesi presenta due casi di studio, condotti privilegiando l’approccio territorialista: la Comunità Energetica e Solidale di Napoli Est e la Comunità Energetica Sociale di San Severo (FG). L’analisi di questi due casi si concentra sui percorsi di progettazione e implementazione, sul ruolo degli attori coinvolti, sui principali elementi di successo e di criticità emersi. I risultati suggeriscono la necessità del rafforzamento del tessuto sociale e la crucialità di reti territoriali inclusive che promuovano un agire sociale condiviso; inoltre, mettono in luce aspetti potenzialmente critici tra cui soprattutto quelli riferiti alle diverse aspettative dei promotori, al rischio di una diseguale distribuzione di oneri e benefici tra le parti coinvolte e al possibile arenarsi del progetto stesso. Su tutto emerge la necessità di assicurare un ruolo attivo delle comunità. Nonostante i limiti di generalizzabilità di questi risultati, legati all’approccio prevalentemente qualitativo e all’uso di casi studio, il lavoro suggerisce interessanti prospettive di ricerca, come per esempio la possibilità di mettere a confronto casi di CER differentemente collocati nello spazio e nel tempo o anche di seguirli in prospettiva diacronica, per focalizzare su uno spettro più ampio le linee di evoluzione (o involuzione) dei processi che attraversano la realizzazione di CER. La ricerca in questa direzione potrebbe contribuire a ridurre le criticità che ad oggi ancora inibiscono lo sviluppo di questo dispositivo sociotecnico e, più in generale,