Il metodo Montessori per l’anzianità fragile: innovazione e sperimentazione in una RSA. Un caso di studio

This thesis explores the innovative application of the Montessori method in caring for the frail elderly, highlighting its educational and relational potential. Through an interdisciplinary approach that integrates pedagogy, gerontology, and neuroscience, the study analyzes how Montessori principles, originally developed for infant education, can be adapted to improve the cognitive, emotional, and social well-being of elderly residents in assisted living facilities (RSAS). The focus of the research is the prosthetic environment, designed to promote autonomy and dignity, and personalized activities designed to stimulate individuals' residual abilities. The trial was conducted at the G. Palena, an ideal context for testing the effectiveness of this approach due to its openness to innovative practices. The results show a positive impact on the well-being of the elderly, as well as improved relational dynamics among staff, residents and family members, transforming RSAs into communities of learning and mutual care. The analysis is divided into six chapters, ranging from the theoretical foundations of lifelong education and lifelong learning, to the sociocultural dynamics of aging, to an empirical study combining qualitative and quantitative methodologies. The data collected highlight the benefits of the Montessori method, but also critical operational issues that require further investigation. The dissertation concludes with a theoretical reflection and the proposal of guidelines for large-scale implementation, aiming to redefine RSAs as inclusive and dignified places, capable of promotinga vision of old age rich in meaning and possibility. This work is intended not only as an academic contribution, but as a stimulus for cultural and operational change in the care of the frail elderly, oriented toward the enhancement of the individual and the dignity of the person at every stage of life.

La presente tesi esplora l'applicazione innovativa del metodo Montessori nell'assistenza agli anziani fragili, evidenziandone il potenziale educativo e relazionale. AttraversSo un approccio interdisciplinare che integra pedagogia, gerontologia e neuroscienze, lo studio analizza come i principi montessoriani, originariamente sviluppati per l'educazione infantile, possano essere adattati per migliorare il benessere cognitivo, emotivo e sociale degli anziani residenti in strutture assistenziali (RSA). Al centro della ricerca vi è l'ambiente protesico, progettato per promuovere autonomia e dignità, e le attività personalizzate volte a stimolare le capacità residue degli individui. La sperimentazione è stata condotta presso la Fondazione G. Palena, contesto ideale per testare l'efficacia di questo approccio grazie alla sua apertura verso pratiche innovative. I risultati evidenziano un impatto positivo sul benessere degli anziani, nonché un miglioramento delle dinarmiche relazionali tra personale, residenti e familiari, trasformando le RSA in comunità di apprendimento e cura reciproca. L'analisi si articola in sei capitoli, che spaziano dai fondamenti teorici dell'educazione permanente e del lifelong learning, alle dinamiche socioculturali dell'invecchiamento, fino a uno studio empirico che combina metodologie qualitative e quantitative. I dati raccolti mettono in luce i benefici del metodo Montessori, ma anche le criticità operative che richiedono ulteriori approfondimenti. La tesi si conclude con una riflessione teorica e la proposta di linee guida per l'implernentazione su vasta scala, mirando a ridefinire le RSA come luoghi inclusivie dignitosi, capaci di promuovere una visione dell'anzianità ricca di significati e possibilità. Questo lavoro si configura non solo come contributo accademico, ma come stimolo per un cambiamento culturale e operativo nell'assistenza agli anziani fragili, orientato alla valorizzazione dell'individuo e alla dignità della persona in ogni fase della vita.