Chi è il bambino? Il contributo, prendendo le mosse da questa domanda e avvalendosi della letteratura per l’infanzia come fonte per decodificare la complessità dell’oggetto-bambino, indaga, a partire dalle opere di Beatrice Alemagna, lette in chiave eco-femminista, come le condizioni di difettività e di marginalità proprie dell’infanzia -inscritte nell’etimologia delle stesse parole con le quali è stata storicamente nominata – possano essere dei dispositivi rivelatori di una profonda interconnessione tra visibile e invisibile, umano e non-umano, raccontando di nuovi, possibili modi di abitare il cosmo.

Tra umano e non-umano. Corpi ibridi e infanzie metamorfiche nell’opera di Beatrice Alemagna,

Rossella Caso
2025-01-01

Abstract

Chi è il bambino? Il contributo, prendendo le mosse da questa domanda e avvalendosi della letteratura per l’infanzia come fonte per decodificare la complessità dell’oggetto-bambino, indaga, a partire dalle opere di Beatrice Alemagna, lette in chiave eco-femminista, come le condizioni di difettività e di marginalità proprie dell’infanzia -inscritte nell’etimologia delle stesse parole con le quali è stata storicamente nominata – possano essere dei dispositivi rivelatori di una profonda interconnessione tra visibile e invisibile, umano e non-umano, raccontando di nuovi, possibili modi di abitare il cosmo.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11369/472613
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