L’articolo esplora le dinamiche comportamentali che ostacolano il cambiamento e l’innovazione nelle organizzazioni pubbliche, focalizzandosi sul concetto di miopia organizzativa e sugli automatismi cognitivi. Le organizzazioni pubbliche, spesso vincolate da norme rigide, tendono a privilegiare l’exploitation (sfruttamento della conoscenza esistente) rispetto all’exploration (ricerca e sperimentazione di nuove soluzioni), limitando così l’apprendimento trasformativo. Questo squilibrio è radicato nelle routine organizzative, che rappresentano schemi di azione consolidati e ripetuti. Sebbene garantiscano efficienza e stabilità, tali routine generano inerzia e ostacolano la capacità di percepire opportunità emergenti. Inoltre, la prevalenza di comportamenti automatici – spiegata attraverso la dual-process theory di Kahneman – mostra come il Sistema 1, veloce e inconsapevole, domini sull’attivazione del Sistema 2, deliberativo e riflessivo, necessario per l’innovation. L’articolo propone che per superare la miopia e favorire l’exploration, è fondamentale promuovere riflessività e consapevolezza nei processi decisionali. Solo attraverso l’attivazione intenzionale di comportamenti esplorativi – come variazioni consapevoli rispetto alle routine consolidate – è possibile abilitare innovazione e apprendimento. Le iniziative formative sui bias cognitivi e la teoria dei due sistemi rappresentano strategie promettenti per aumentare la consapevolezza e stimolare il cambiamento nelle pubbliche amministrazioni.

Miopia e automatismi nell’organizzazione pubblica

Marco Arcuri;Primiano Di Nauta
2025-01-01

Abstract

L’articolo esplora le dinamiche comportamentali che ostacolano il cambiamento e l’innovazione nelle organizzazioni pubbliche, focalizzandosi sul concetto di miopia organizzativa e sugli automatismi cognitivi. Le organizzazioni pubbliche, spesso vincolate da norme rigide, tendono a privilegiare l’exploitation (sfruttamento della conoscenza esistente) rispetto all’exploration (ricerca e sperimentazione di nuove soluzioni), limitando così l’apprendimento trasformativo. Questo squilibrio è radicato nelle routine organizzative, che rappresentano schemi di azione consolidati e ripetuti. Sebbene garantiscano efficienza e stabilità, tali routine generano inerzia e ostacolano la capacità di percepire opportunità emergenti. Inoltre, la prevalenza di comportamenti automatici – spiegata attraverso la dual-process theory di Kahneman – mostra come il Sistema 1, veloce e inconsapevole, domini sull’attivazione del Sistema 2, deliberativo e riflessivo, necessario per l’innovation. L’articolo propone che per superare la miopia e favorire l’exploration, è fondamentale promuovere riflessività e consapevolezza nei processi decisionali. Solo attraverso l’attivazione intenzionale di comportamenti esplorativi – come variazioni consapevoli rispetto alle routine consolidate – è possibile abilitare innovazione e apprendimento. Le iniziative formative sui bias cognitivi e la teoria dei due sistemi rappresentano strategie promettenti per aumentare la consapevolezza e stimolare il cambiamento nelle pubbliche amministrazioni.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11369/470732
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