Il gioco senso-motorio è considerato un movimento ed un’azione atta a mettere in campo il corpo del soggetto al fine di favorire un passaggio dall’aspetto affettivo all’aspetto cognitivo, dall’attività libera a quella strutturata, dalle capacità senso-motorie alla corporeità come accezione più ampia. Attraverso il movimento e il gioco, il bambino scopre il mondo esterno, entra in relazione con se stesso, con gli altri, con l’ambiente, approdando ad una nuova consapevolezza, a nuove abilità, a migliorare stili di vita che divengono corretti, sani e attivi. Considerare il gioco senso-motorio in tale ambito educativo e sociale, significa prendere in esame stili di insegnamento, apprendimento motorio e interazione tra l’insegnamento e l'apprendimento in modalità educativa e formativa. Il “mettersi in gioco”, del bambino, dell’adolescente, dell’adulto costituiscono una sfida educativa e sociale alla quale la pedagogia generale e sociale ed il dibattito pedagogico sono tenuti a interrogarsi e a dare risposte come soluzioni in itinere e sempre secondo una programmazione asimmetrica, graduale, rispettosa di età, bisogni e potenzialità, secondo un’ottica di sviluppo del “capitale umano”.
Il gioco: dall'aspetto corporeo - motorio agli apprendimenti e stili di insegnamento pedagogico, educativo e sociale. "Mettersi in gioco" come sfida educativa.
Cristiana Simonetti
2025-01-01
Abstract
Il gioco senso-motorio è considerato un movimento ed un’azione atta a mettere in campo il corpo del soggetto al fine di favorire un passaggio dall’aspetto affettivo all’aspetto cognitivo, dall’attività libera a quella strutturata, dalle capacità senso-motorie alla corporeità come accezione più ampia. Attraverso il movimento e il gioco, il bambino scopre il mondo esterno, entra in relazione con se stesso, con gli altri, con l’ambiente, approdando ad una nuova consapevolezza, a nuove abilità, a migliorare stili di vita che divengono corretti, sani e attivi. Considerare il gioco senso-motorio in tale ambito educativo e sociale, significa prendere in esame stili di insegnamento, apprendimento motorio e interazione tra l’insegnamento e l'apprendimento in modalità educativa e formativa. Il “mettersi in gioco”, del bambino, dell’adolescente, dell’adulto costituiscono una sfida educativa e sociale alla quale la pedagogia generale e sociale ed il dibattito pedagogico sono tenuti a interrogarsi e a dare risposte come soluzioni in itinere e sempre secondo una programmazione asimmetrica, graduale, rispettosa di età, bisogni e potenzialità, secondo un’ottica di sviluppo del “capitale umano”.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.