La località Campo della Fiera, alla base della rupe di Orvieto (lat. Volsinii, etr. Velzna), è stata frequentata per oltre 20 secoli, dagli inizi del VI sec. a.C. al XVII secolo. L’eccezionale insieme di monumenti e l’altissima qualità dei manufatti non lasciano dubbi nel riconoscervi il santuario federale degli Etruschi, quello che i Romani chiamavano Fanum Voltumnae. Tra la fine del I sec. a.C. e il I sec. d.C. venne edificata una domus publica collocata in posizione significativa a ridosso del santuario. Intorno al VI-VII sec. d.C. il complesso residenziale venne trasformato in chiesa: la presenza di un luogo di culto è indiziata dalla vasta necropoli impiantata tra le rovine dell’antico santuario, ma anche dal rinvenimento di frammenti scultorei pertinenti a una recinzione presbiteriale (IX sec. d.C.). Sul finire del XII o agli inizi del XIII secolo fu edificata una nuova struttura ecclesiastica che, sulla base della documentazione d’archivio, è stato possibile identificare con la chiesa di san Pietro in vetere, di cui si era perduta l’esatta ubicazione.

San Pietro in vetere a Orvieto. IL convento, il pozzo, il sigillo del re

D. Leone;
2024-01-01

Abstract

La località Campo della Fiera, alla base della rupe di Orvieto (lat. Volsinii, etr. Velzna), è stata frequentata per oltre 20 secoli, dagli inizi del VI sec. a.C. al XVII secolo. L’eccezionale insieme di monumenti e l’altissima qualità dei manufatti non lasciano dubbi nel riconoscervi il santuario federale degli Etruschi, quello che i Romani chiamavano Fanum Voltumnae. Tra la fine del I sec. a.C. e il I sec. d.C. venne edificata una domus publica collocata in posizione significativa a ridosso del santuario. Intorno al VI-VII sec. d.C. il complesso residenziale venne trasformato in chiesa: la presenza di un luogo di culto è indiziata dalla vasta necropoli impiantata tra le rovine dell’antico santuario, ma anche dal rinvenimento di frammenti scultorei pertinenti a una recinzione presbiteriale (IX sec. d.C.). Sul finire del XII o agli inizi del XIII secolo fu edificata una nuova struttura ecclesiastica che, sulla base della documentazione d’archivio, è stato possibile identificare con la chiesa di san Pietro in vetere, di cui si era perduta l’esatta ubicazione.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11369/463052
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