Il presente lavoro di tesi parte dalla seguente domanda di ricerca: si può pensare di profilare la figura del facilitatore di comunità all’interno del contesto formativo/imprenditoriale di un’area marginalizzata come quella dei Monti Dauni? A partire da una mappatura dei bisogni di formazione in relazione alle risorse socio-economico- culturali delle aree interne si vuole giungere alla riprogettazione partecipata di un sistema di formazione/orientamento in grado di abbassare i livelli di abbandono del territorio e di dispersione implicita ed esplicita dei giovani e di valorizzare le risorse locali. Una progettazione partecipata condivisa, negoziata e co-progettata da molteplici attori: enti locali, imprese, enti di formazione, scuole e università del territorio locale. Si tratta di rafforzare, da un lato, il tessuto produttivo esistente e, dall’altro lato, di creare le condizioni per una nuova occupazione attraverso la valorizzazione del capitale sociale e identitario del territorio e la promozione di formae mentis proattive e resilienti, capaci di fronteggiare il cambiamento e progettare futuro. A tal fine si mira, parallelamente, alla profilazione di una figura di sistema intesa come “facilitatore di comunità”, capace di fare networking tra sistema formativo, territorio e impresa: figura strategica in aree interne spesso segnate da una condizione di isolamento diffuso. L’attività di ricerca intende promuovere un processo di riprogettazione partecipata di un sistema di formazione personalizzato e individualizzato attraverso il coinvolgimento dei diversi stakeholder (scuole, enti pubblici, università, imprese) e l’avvio di azioni di animazione per dare maggior impulso all’autoimprenditorialità, alla sperimentazione di percorsi innovativi e progetti di sviluppo formativo-professionale. Il lavoro si suddivide in cinque capitoli; viene privilegiato un approccio metodologico di natura squisitamente qualitativa con specifico riferimento al metodo della progettazione partecipata. Particolarmente importante in tali processi è la cooperazione orizzontale tra soggetti operativi diversi – enti pubblici, soggetti privati, sindacati, imprese, scuole – e la cooperazione, sul versante verticale, tra coloro che operano sul campo e coloro che detengono la responsabilità tecnica e politica in un territorio.
Progettazione partecipata e figura di sistema: pratiche di intervento per formare all’occupabilità / Palmieri, Valerio. - (2024). [10.14274/palmieri-valerio_phd2024]
Progettazione partecipata e figura di sistema: pratiche di intervento per formare all’occupabilità
PALMIERI, VALERIO
2024-01-01
Abstract
Il presente lavoro di tesi parte dalla seguente domanda di ricerca: si può pensare di profilare la figura del facilitatore di comunità all’interno del contesto formativo/imprenditoriale di un’area marginalizzata come quella dei Monti Dauni? A partire da una mappatura dei bisogni di formazione in relazione alle risorse socio-economico- culturali delle aree interne si vuole giungere alla riprogettazione partecipata di un sistema di formazione/orientamento in grado di abbassare i livelli di abbandono del territorio e di dispersione implicita ed esplicita dei giovani e di valorizzare le risorse locali. Una progettazione partecipata condivisa, negoziata e co-progettata da molteplici attori: enti locali, imprese, enti di formazione, scuole e università del territorio locale. Si tratta di rafforzare, da un lato, il tessuto produttivo esistente e, dall’altro lato, di creare le condizioni per una nuova occupazione attraverso la valorizzazione del capitale sociale e identitario del territorio e la promozione di formae mentis proattive e resilienti, capaci di fronteggiare il cambiamento e progettare futuro. A tal fine si mira, parallelamente, alla profilazione di una figura di sistema intesa come “facilitatore di comunità”, capace di fare networking tra sistema formativo, territorio e impresa: figura strategica in aree interne spesso segnate da una condizione di isolamento diffuso. L’attività di ricerca intende promuovere un processo di riprogettazione partecipata di un sistema di formazione personalizzato e individualizzato attraverso il coinvolgimento dei diversi stakeholder (scuole, enti pubblici, università, imprese) e l’avvio di azioni di animazione per dare maggior impulso all’autoimprenditorialità, alla sperimentazione di percorsi innovativi e progetti di sviluppo formativo-professionale. Il lavoro si suddivide in cinque capitoli; viene privilegiato un approccio metodologico di natura squisitamente qualitativa con specifico riferimento al metodo della progettazione partecipata. Particolarmente importante in tali processi è la cooperazione orizzontale tra soggetti operativi diversi – enti pubblici, soggetti privati, sindacati, imprese, scuole – e la cooperazione, sul versante verticale, tra coloro che operano sul campo e coloro che detengono la responsabilità tecnica e politica in un territorio.File | Dimensione | Formato | |
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