Il suicidio rappresenta un importante problema di salute pubblica la cui neurobiologia non è ancora pienamente compresa. In molti casi, il comportamento suicidario e i disturbi psichiatrici sono collegati, in particolar modo è stato dimostrato uno stretto legame con la depressione maggiore. Un'ipotesi fisiopatologica emergente sottolinea in tal campo il ruolo dei fattori neurotrofici, proteine coinvolte nella neurogenesi, nella plasticità sinaptica in risposta a stress. Il presente lavoro di tesi ha lo scopo di valutare il grado di espressione del fattore neurotrofico cerebrale (BDNF) nelle aree cerebrali coinvolte nel disturbo depressivo in soggetti con tendenze suicide. Inoltre, viene valutata anche l'espressione del fattore neurotrofico derivato da linee cellulari gliali (GDNF) in soggetti suicidari. Sono stati selezionati venti casi di soggetti deceduti a seguito di atto suicidario, di cui sei sani e quattordici con patologia psichiatrica nota, comparati con dieci controlli di individui deceduti per altre ragioni. Per tutti i casi e i controlli selezionati, sono state individuate quattro aree encefaliche (corteccia prefrontale, giro del cingolo, nuclei della base ed ippocampo) sulle quali sono state effettuate indagini istologiche ed immunoistochimiche con un pannello di anticorpi contro gli antigeni BDNF e GDNF. I risultati mostrano che il BDNF è stato sottoespresso nel parenchima cerebrale dei soggetti morti per suicidio rispetto a controlli, mentre c'è stata una sovraespressione di GDNF nelle vittime di suicidio.
Il suicidio. Analisi epistemologica del fenomeno e studio sperimentale dell’espressione dei fattori neurotrofici BDNF e GDNF nell’encefalo di soggetti deceduti in seguito ad atto suicidario / DE SIMONE, Stefania. - (2024). [10.14274/de-simone-stefania_phd2024]
Il suicidio. Analisi epistemologica del fenomeno e studio sperimentale dell’espressione dei fattori neurotrofici BDNF e GDNF nell’encefalo di soggetti deceduti in seguito ad atto suicidario.
DE SIMONE, STEFANIA
2024-01-01
Abstract
Il suicidio rappresenta un importante problema di salute pubblica la cui neurobiologia non è ancora pienamente compresa. In molti casi, il comportamento suicidario e i disturbi psichiatrici sono collegati, in particolar modo è stato dimostrato uno stretto legame con la depressione maggiore. Un'ipotesi fisiopatologica emergente sottolinea in tal campo il ruolo dei fattori neurotrofici, proteine coinvolte nella neurogenesi, nella plasticità sinaptica in risposta a stress. Il presente lavoro di tesi ha lo scopo di valutare il grado di espressione del fattore neurotrofico cerebrale (BDNF) nelle aree cerebrali coinvolte nel disturbo depressivo in soggetti con tendenze suicide. Inoltre, viene valutata anche l'espressione del fattore neurotrofico derivato da linee cellulari gliali (GDNF) in soggetti suicidari. Sono stati selezionati venti casi di soggetti deceduti a seguito di atto suicidario, di cui sei sani e quattordici con patologia psichiatrica nota, comparati con dieci controlli di individui deceduti per altre ragioni. Per tutti i casi e i controlli selezionati, sono state individuate quattro aree encefaliche (corteccia prefrontale, giro del cingolo, nuclei della base ed ippocampo) sulle quali sono state effettuate indagini istologiche ed immunoistochimiche con un pannello di anticorpi contro gli antigeni BDNF e GDNF. I risultati mostrano che il BDNF è stato sottoespresso nel parenchima cerebrale dei soggetti morti per suicidio rispetto a controlli, mentre c'è stata una sovraespressione di GDNF nelle vittime di suicidio.File | Dimensione | Formato | |
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