Connettività dinamica funzionale (fMRI) durante un compito di working memory al primo episodio psicotico - ruolo nella previsione dell’outcome clinico

The response to pharmacological treatment in the first psychotic episode is quite heterogeneous and significantly influences long-term clinical and functional outcomes. It has been hypothesized that this difficulty is mostly attributable to the existence of various neurobiological subtypes underlying the heterogeneity of response and eluding clinical predictive models. To address this issue, the use of biomarkers, such as imaging phenotypes, has been proposed as predictive of treatment response. According to the Research Domain Criteria (RDoC) paradigm, working memory (WM) represents a relevant phenotype within the cognitive domain for psychosis, with its alteration serving as a trait marker of the disease. Based on these premises, we investigated, through functional magnetic resonance imaging, the association between the dynamics of functional connectivity during working memory and the response to antipsychotic treatment at 12 weeks. The results indicate that responder patients, compared to non-responders, exhibit a greater dynamic functional connectivity between the executive network and the basal ganglia network. Our data suggests that the phenotype of dynamic functional connectivity during working memory may serve as a predictive biomarker for antipsychotic treatment response in patients experiencing their first episode of the disease.

La risposta al trattamento farmacologico al primo episodio psicotico è alquanto eterogenea e influenza in maniera significativa gli outcome clinici e funzionali a lungo termine. È stato ipotizzato che tale difficoltà sia per lo più attribuibile all’esistenza di diversi sottotipi neurobiologici che sottendono l’eterogeneità di risposta e che eludono i modelli predittivi clinici. Per ovviare a tale criticità è stato proposto l’utilizzo di biomarcatori come predittori di risposta al trattamento, quali ad esempio i fenotipi di imaging. Secondo il paradigma degli RDoC la working memory (WM) rappresenta all’interno del dominio cognitivo, un fenotipo di rilevanza per le psicosi, costituendo la sua alterazione un marker di tratto della malattia. Sulla base di tali premesse, abbiamo studiato attraverso la risonanza magnetica funzionale l’associazione tra la dinamica della connettività funzionale durante working memory e la risposta al trattamento antipsicotico a 12 settimane. I risultati indicano che i pazienti responder rispetto ai no-responder mostrano una maggiore dinamica della connettività funzionale tra il network esecutivo e il network dei gangli della base. I nostri dati suggeriscono, dunque, come il fenotipo di connettività dinamica funzionale durante working memory possa rappresentare un biomarcatore predittivo di risposta al trattamento antipsicotico nei pazienti al primo episodio di malattia.