L’utilizzo degli open data promette maggiore efficienza per le pubbliche amministrazioni, creazione di valore per il settore privato ed una più equa ripartizione del benessere sociale. Il riutilizzo commerciale dei dati aperti consente di generare prodotti e servizi innovativi creando così valore sociale ed economico. Le possibilità sono potenzialmente infinite e la sfida per gli addetti ai lavori è oggi non tanto concentrata sulla tecnologia in sé, quanto sull’individuazione di bisogni in grado di generare una domanda che possa essere efficacemente soddisfatta da un’offerta di strumenti di BI. Il presente studio vede nella Food Safety il contesto ideale per sperimentare l’utilizzo degli open data nella configurazione di strumenti innovativi di BI. Il capitolo 1 introduce la problematica della spesa sanitaria e delle politiche di food safety in rapporto all’utilizzo di pesticidi nel settore agroalimentare. Nella parte introduttiva viene dato spazio al quadro normativo di riferimento in relazione alle politiche sull’uso e commercio dei pesticidi in agricoltura. Sulla base dei principali indicatori utilizzati in medicina, sfruttando la piattaforma aperta dell’ IHME che raccoglie i dati dello studio GBD 2019, vengono analizzate le dimensioni a livello globale delle patologie legate ai disturbi neurodegenerativi. Per rimarcare l’entità economica della 8 problematica, viene posto l’accento sui costi dell’Alzheimer e delle altre demenze non mancando di segnalare gli studi scientifici che pongono in relazione patologie neurodegenerative e utilizzo di pesticidi. Partendo dalla “Open Definition” della Open Knowledge Foundation il capitolo 2 esamina lo stato dell’arte degli open data ed il livello di maturità raggiunto dai Paesi europei nello sfruttamento di questa risorsa. Per comprendere meglio il fenomeno si fa riferimento alla relazione fra open data, big data e open government e le sinergie innescate da tale ecosistema informativo. A tal proposito viene evidenziato il crescente utilizzo degli open data da parte delle organizzazioni, sia nel mercato italiano che internazionale, quale risorsa per lo sviluppo di prodotti e servizi di BI. Il capitolo 3 spiega la metodologia utilizza nella ricerca per lo sviluppo dello strumento di BI per la Food Safety. Attraverso fonti open data autorevoli sono state analizzate statistiche epidemiologiche delle malattie neurodegenerative ed effettuato il fact checking per verificare la relazione tra utilizzo di pesticidi e neurotossicità. Sulla scorta di indicatori quali quantitativi riconosciuti a livello internazionale, è stato ipotizzato un indicatore di sintesi del rischio connesso allo sviluppo di disturbi neurodegenerativi a seguito di esposizione a pesticidi contenuti nei prodotti agroalimentari. Il GI in pratica funge da peso associato all’MRL dei pesticidi contenuti nei cibi considerati nello studio. Individuate le risorse, tramite appositi strumenti di analisi dei dati è stato costruito il DB utilizzato da Apache Superset per implementare il tool di BI. Il risultato (capitolo 4) è una dashboard interattiva che consente di interrogare ed interpolare i dati provenienti dal DB, creando come output strumenti grafici che rispondono a specifiche esigenze informative dell’utente. Il capitolo 5 presenta una discussione dei risultati, interpretando conclusioni e limitazioni della ricerca quale punto di partenza per ulteriori studi sull’utilizzo degli open data in ambito economico sanitario.
L’utilizzo degli open data nella relazione tra pesticidi e malattie neurodegenerative / Cozzoli, Nicola. - (2024). [10.14274/cozzoli-nicola_phd2024]
L’utilizzo degli open data nella relazione tra pesticidi e malattie neurodegenerative
COZZOLI, NICOLA
2024-01-01
Abstract
L’utilizzo degli open data promette maggiore efficienza per le pubbliche amministrazioni, creazione di valore per il settore privato ed una più equa ripartizione del benessere sociale. Il riutilizzo commerciale dei dati aperti consente di generare prodotti e servizi innovativi creando così valore sociale ed economico. Le possibilità sono potenzialmente infinite e la sfida per gli addetti ai lavori è oggi non tanto concentrata sulla tecnologia in sé, quanto sull’individuazione di bisogni in grado di generare una domanda che possa essere efficacemente soddisfatta da un’offerta di strumenti di BI. Il presente studio vede nella Food Safety il contesto ideale per sperimentare l’utilizzo degli open data nella configurazione di strumenti innovativi di BI. Il capitolo 1 introduce la problematica della spesa sanitaria e delle politiche di food safety in rapporto all’utilizzo di pesticidi nel settore agroalimentare. Nella parte introduttiva viene dato spazio al quadro normativo di riferimento in relazione alle politiche sull’uso e commercio dei pesticidi in agricoltura. Sulla base dei principali indicatori utilizzati in medicina, sfruttando la piattaforma aperta dell’ IHME che raccoglie i dati dello studio GBD 2019, vengono analizzate le dimensioni a livello globale delle patologie legate ai disturbi neurodegenerativi. Per rimarcare l’entità economica della 8 problematica, viene posto l’accento sui costi dell’Alzheimer e delle altre demenze non mancando di segnalare gli studi scientifici che pongono in relazione patologie neurodegenerative e utilizzo di pesticidi. Partendo dalla “Open Definition” della Open Knowledge Foundation il capitolo 2 esamina lo stato dell’arte degli open data ed il livello di maturità raggiunto dai Paesi europei nello sfruttamento di questa risorsa. Per comprendere meglio il fenomeno si fa riferimento alla relazione fra open data, big data e open government e le sinergie innescate da tale ecosistema informativo. A tal proposito viene evidenziato il crescente utilizzo degli open data da parte delle organizzazioni, sia nel mercato italiano che internazionale, quale risorsa per lo sviluppo di prodotti e servizi di BI. Il capitolo 3 spiega la metodologia utilizza nella ricerca per lo sviluppo dello strumento di BI per la Food Safety. Attraverso fonti open data autorevoli sono state analizzate statistiche epidemiologiche delle malattie neurodegenerative ed effettuato il fact checking per verificare la relazione tra utilizzo di pesticidi e neurotossicità. Sulla scorta di indicatori quali quantitativi riconosciuti a livello internazionale, è stato ipotizzato un indicatore di sintesi del rischio connesso allo sviluppo di disturbi neurodegenerativi a seguito di esposizione a pesticidi contenuti nei prodotti agroalimentari. Il GI in pratica funge da peso associato all’MRL dei pesticidi contenuti nei cibi considerati nello studio. Individuate le risorse, tramite appositi strumenti di analisi dei dati è stato costruito il DB utilizzato da Apache Superset per implementare il tool di BI. Il risultato (capitolo 4) è una dashboard interattiva che consente di interrogare ed interpolare i dati provenienti dal DB, creando come output strumenti grafici che rispondono a specifiche esigenze informative dell’utente. Il capitolo 5 presenta una discussione dei risultati, interpretando conclusioni e limitazioni della ricerca quale punto di partenza per ulteriori studi sull’utilizzo degli open data in ambito economico sanitario.File | Dimensione | Formato | |
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