La legge ex art. 116, co. 3, della Costituzione italiana: punto fermo od ostacolo per l’attuazione del regionalismo differenziato?

The constitutional law n. 3/2001 allows each Italian ordinary Region to expand its autonomy, accordingly to the article 116, paragraph 3, of the Constitution. Activating this constitutional clause could cause an asymmetrical autonomy in the country, the so called regionalismo differenziato. However, more than twenty years after the constitutional reform, the controversial article 116, paragraph 3, of the Constitution has not yet been activated. The reasons for this inactivation are many and one of these could be the difficulty of understanding the characteristics of the law needed to make it concrete. Therefore, this essay tries to hypothesize what kind of law is necessary to achieve the so called regionalismo differenziato and what its relationship is with other sources of law.

La legge costituzionale n. 3/2001 ha introdotto in Costituzione la possibilità per ciascuna Regione ordinaria di ampliare la propria autonomia, conducendo a quello che viene definito regionalismo differenziato. Nonostante siano trascorsi oltre venti anni da tale riforma costituzionale, nessuna Regione è ancora riuscita ad attivare la clausola in questione e la possibile differenziazione delle Regioni ordinarie è rimasta solo una controversa ipotesi. Le ragioni per cui tale disposizione costituzionale non ha ancora prodotto effetti sono molteplici e una di esse può consistere nella difficoltà di comprendere quali siano le caratteristiche delle fonti normative necessarie a tale scopo. Pertanto, in questo saggio si proverà a ipotizzare quali siano le peculiarità della legge necessaria per concretizzare il regionalismo differenziato, nonché i suoi possibili i rapporti con le altre fonti dell’ordinamento.