Il presente saggio muove dal presupposto che l’IA costituisce un “fatto globale so- ciale”, inarrestabile anche in ragione delle semplificazioni di cui è effettivamente foriera conformando cambi di paradigma in vista di nuove comodità. Nel campo del diritto ciò è agevolato dall’attuale mancanza di regolamentazione e procedimentalizzazione dell’u- tilizzo delle applicazioni, con problematiche acuite dall’avvento dell’IA generativa. Le potenzialità dell’IA applicata al diritto risultano però limitate sia se si guarda all’irriduci- bilità intrinseca del diritto stesso, sia alla prospettiva di garanzia dei diritti fondamentali posti alla base dell’AI Act, così da escludere l’ammissibilità di una giustizia predittiva sostitutiva e da considerare comunque ad “alto rischio” quella ausiliaria. In questo quadro tuttavia l’esperienza del diritto tributario (non solo con il progetto Prodigit, ma anche da ultimo con il d.lgs. n. 220 del 2023) sembra delineare uno scenario differente in cui, pur nella consapevolezza dei predetti limiti, i sistemi di IA applicati alla giustizia sono consi- derati un’importante opportunità per perseguire la certezza del diritto, dare stabilità agli investimenti economici e risolvere problematiche che da ormai troppo tempo attanagliano il contenzioso tributario. L’auspicio è che in un settore pervaso da (ingiustificati) pregiudizi di specialità non risultino sacrificati i diritti degli stessi contribuenti.

Sulla giustizia predittiva ovvero di quel che accade quando il mito della calcolabilità del diritto incontra i pregiudizi sulla materia tributaria

Valeria Mastroiacovo
2024-01-01

Abstract

Il presente saggio muove dal presupposto che l’IA costituisce un “fatto globale so- ciale”, inarrestabile anche in ragione delle semplificazioni di cui è effettivamente foriera conformando cambi di paradigma in vista di nuove comodità. Nel campo del diritto ciò è agevolato dall’attuale mancanza di regolamentazione e procedimentalizzazione dell’u- tilizzo delle applicazioni, con problematiche acuite dall’avvento dell’IA generativa. Le potenzialità dell’IA applicata al diritto risultano però limitate sia se si guarda all’irriduci- bilità intrinseca del diritto stesso, sia alla prospettiva di garanzia dei diritti fondamentali posti alla base dell’AI Act, così da escludere l’ammissibilità di una giustizia predittiva sostitutiva e da considerare comunque ad “alto rischio” quella ausiliaria. In questo quadro tuttavia l’esperienza del diritto tributario (non solo con il progetto Prodigit, ma anche da ultimo con il d.lgs. n. 220 del 2023) sembra delineare uno scenario differente in cui, pur nella consapevolezza dei predetti limiti, i sistemi di IA applicati alla giustizia sono consi- derati un’importante opportunità per perseguire la certezza del diritto, dare stabilità agli investimenti economici e risolvere problematiche che da ormai troppo tempo attanagliano il contenzioso tributario. L’auspicio è che in un settore pervaso da (ingiustificati) pregiudizi di specialità non risultino sacrificati i diritti degli stessi contribuenti.
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