La Commissione europea (ce) si è fortemente impegnata a promuovere azioni a favore della produzione di energia verde ed a diversificare le fonti energetiche dei pae- si membri. La finalità è duplice, raggiungere nel medio termine una più so- lida sostenibilità ambientale, avallando una più spedita transizione al green dell’intera macroarea, e offrire risposte tempestive all’emergenza energetica maturata a seguito del conflitto russo-ucraino dove è sempre più evidente il deciso tentativo russo di utilizzare anche il gas naturale quale deterrente politico-strategico. L’obiettivo, già di breve, è ribadire la graduale riduzione della dipendenza dai combustibili fossili russi attraverso un maggior rispar- mio energetico ma, anche, ricorrendo ad una più ampia diversificazione delle fonti di approvvigionamento ed incentivando un accesso più veloce alle fonti energetiche alternative. Una decisa azione comune dei paesi ue-27 in tal sen- so porterebbe benefici non solo in termini di impatto climatico globale ma, anche, di auspicata indipendenza energetica, con aumenti di produzione da rinnovabili e di altri sostituti del gas naturale e l’idrogeno, che riduce le emis- sioni di anidride carbonica nell’atmosfera, e l’uso più massivo di tecnologie abilitanti anche nel settore energetico. Il presente lavoro contribuisce al dibattito su queste tematiche in diversi modi. In primo luogo, cercando di colmare, per quanto possibile, una lacuna: a fronte di numerose ed approfondite analisi di settore (mise 2020; ec 2023; Confindustria 2023), la letteratura, peraltro, non particolarmente recente, sul tema è molto esigua e non affronta le trasformazioni del mercato elettrico eu- ropeo anche nella prospettiva della cultura per la sostenibilità ambientale. In secondo luogo, l’analisi proposta è sui dati Benchmarking Smart Metering De- ployment (ec 2014; 2020b) e Global Cleantech Innovation Index (gcii 2014; 2017), gli unici, con ampia copertura per la macroarea esaminata, idonei a verificare se l’introduzione degli sm sia stata anche un valido strumento di policy ambientale nell’ottica del Pacchetto 20/20/20. I risultati sembrerebbe- ro confermare per il settore elettrico il ruolo cruciale di queste infrastrutture «intelligenti» nel processo di transizione ambientale e digitale dell’Eurozona, e dell’Italia in particolare.
Gli Smart Meters, una misura di sostenibilità verde
GurrieriA. R.
;
2023-01-01
Abstract
La Commissione europea (ce) si è fortemente impegnata a promuovere azioni a favore della produzione di energia verde ed a diversificare le fonti energetiche dei pae- si membri. La finalità è duplice, raggiungere nel medio termine una più so- lida sostenibilità ambientale, avallando una più spedita transizione al green dell’intera macroarea, e offrire risposte tempestive all’emergenza energetica maturata a seguito del conflitto russo-ucraino dove è sempre più evidente il deciso tentativo russo di utilizzare anche il gas naturale quale deterrente politico-strategico. L’obiettivo, già di breve, è ribadire la graduale riduzione della dipendenza dai combustibili fossili russi attraverso un maggior rispar- mio energetico ma, anche, ricorrendo ad una più ampia diversificazione delle fonti di approvvigionamento ed incentivando un accesso più veloce alle fonti energetiche alternative. Una decisa azione comune dei paesi ue-27 in tal sen- so porterebbe benefici non solo in termini di impatto climatico globale ma, anche, di auspicata indipendenza energetica, con aumenti di produzione da rinnovabili e di altri sostituti del gas naturale e l’idrogeno, che riduce le emis- sioni di anidride carbonica nell’atmosfera, e l’uso più massivo di tecnologie abilitanti anche nel settore energetico. Il presente lavoro contribuisce al dibattito su queste tematiche in diversi modi. In primo luogo, cercando di colmare, per quanto possibile, una lacuna: a fronte di numerose ed approfondite analisi di settore (mise 2020; ec 2023; Confindustria 2023), la letteratura, peraltro, non particolarmente recente, sul tema è molto esigua e non affronta le trasformazioni del mercato elettrico eu- ropeo anche nella prospettiva della cultura per la sostenibilità ambientale. In secondo luogo, l’analisi proposta è sui dati Benchmarking Smart Metering De- ployment (ec 2014; 2020b) e Global Cleantech Innovation Index (gcii 2014; 2017), gli unici, con ampia copertura per la macroarea esaminata, idonei a verificare se l’introduzione degli sm sia stata anche un valido strumento di policy ambientale nell’ottica del Pacchetto 20/20/20. I risultati sembrerebbe- ro confermare per il settore elettrico il ruolo cruciale di queste infrastrutture «intelligenti» nel processo di transizione ambientale e digitale dell’Eurozona, e dell’Italia in particolare.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.