Le ricerche del 2021 sull’acropoli arcaica di Efestia e nel quartiere costruito a O, nell’adiacente avvallamento naturale, hanno portato all’acquisizione di nuovi dati sulla storia insediativa del centro dalla prima età del ferro alla tarda età romana. Le attività si sono concentrate su tre aree. 1) Sul pianoro dell’acropoli è stata nuovamente portata alla luce un’area a cielo aperto tra l’Edificio con stipe e il complesso centrale del santuario (VII-VI sec. a.C.), dove sono stati documentati resti di muri arcaici e un grande pithos in terracotta incassato nel banco roccioso. I dati archeologici indicano che quest’area era in uso già prima del santuario. 2) Nell’Edificio con stipe si è indagato l’ambiente H, uno spazio probabilmente scoperto, collegato con i vani inferiori dell’Edificio. Al suo interno si è scavato, fino al banco roccioso in forte pendenza, uno spesso strato di scarico che attesta una fase insediativa della prima età del ferro (seconda metà dell’XI-fine VIII/inizi VII sec. a.C.) precedente la costruzione dell’Edificio con stipe. L’abbondante ceramica frammentaria comprende anfore protogeometriche e tre classi più rappresentate: grey ware (con la variante beige e bruna/rossa), geometrica e impasto; nello strato sono anche macine e pestelli, ossi animali e reperti malacologici relativi a resti di pasti. La fonte di questo materiale è probabilmente un abitato situato a monte. 3) Nell’area a O dell’Edificio con stipe si è aperto un saggio di oltre 600 m2 ed è stato individuato un nuovo quartiere della città di epoca classica ed ellenistica (V-I sec. a.C.). Sotto lo spesso terreno arativo moderno, un esteso strato di detriti con pietre, laterizi e ceramica frammentaria copre una serie di strutture e corrisponde a una fase di spoliazione e abbandono, dopo l’ultima frequentazione sporadica dell’area nel IV-VII sec. d.C.

Il santuario dell'acropoli arcaica e l'abitato classico-ellenistico di Efestia (Lemno). Scavi e ricerche del 2021

Di Cesare R.;Sarcone G.
2021-01-01

Abstract

Le ricerche del 2021 sull’acropoli arcaica di Efestia e nel quartiere costruito a O, nell’adiacente avvallamento naturale, hanno portato all’acquisizione di nuovi dati sulla storia insediativa del centro dalla prima età del ferro alla tarda età romana. Le attività si sono concentrate su tre aree. 1) Sul pianoro dell’acropoli è stata nuovamente portata alla luce un’area a cielo aperto tra l’Edificio con stipe e il complesso centrale del santuario (VII-VI sec. a.C.), dove sono stati documentati resti di muri arcaici e un grande pithos in terracotta incassato nel banco roccioso. I dati archeologici indicano che quest’area era in uso già prima del santuario. 2) Nell’Edificio con stipe si è indagato l’ambiente H, uno spazio probabilmente scoperto, collegato con i vani inferiori dell’Edificio. Al suo interno si è scavato, fino al banco roccioso in forte pendenza, uno spesso strato di scarico che attesta una fase insediativa della prima età del ferro (seconda metà dell’XI-fine VIII/inizi VII sec. a.C.) precedente la costruzione dell’Edificio con stipe. L’abbondante ceramica frammentaria comprende anfore protogeometriche e tre classi più rappresentate: grey ware (con la variante beige e bruna/rossa), geometrica e impasto; nello strato sono anche macine e pestelli, ossi animali e reperti malacologici relativi a resti di pasti. La fonte di questo materiale è probabilmente un abitato situato a monte. 3) Nell’area a O dell’Edificio con stipe si è aperto un saggio di oltre 600 m2 ed è stato individuato un nuovo quartiere della città di epoca classica ed ellenistica (V-I sec. a.C.). Sotto lo spesso terreno arativo moderno, un esteso strato di detriti con pietre, laterizi e ceramica frammentaria copre una serie di strutture e corrisponde a una fase di spoliazione e abbandono, dopo l’ultima frequentazione sporadica dell’area nel IV-VII sec. d.C.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11369/430304
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