Rispetto alla crisi del 2008, la risposta dei governi e delle istituzioni europee alla recente crisi pandemica è stata più tempestiva e di più vasta portata, al fine di sostenere i redditi delle famiglie e delle imprese di fronte ad un improvviso calo di produzione e occupazione. In questa situazione, le regole fiscali sono state ammorbidite, il Patto di Stabilità sospeso, i vincoli agli aiuti statali allentati. Inoltre, la Commissione Europea ha lanciato il progetto Next Generation EU (NGEU), per dare una risposta comune ai danni economici e sociali causati dalla pandemia, uno shock simmetrico che all’inizio del 2020 ha colpito un’Europa già fortemente polarizzata tra aree forti e deboli, con asimmetriche capacità di fronteggiare la crisi. Dopo aver inquadrato il processo di integrazione europea degli ultimi due decenni come un percorso che ha allargato i divari tra i paesi dell’UE, il presente lavoro analizza le proposte di riforma delle regole fiscali in seno all’Unione per capire se questo ridisegno del funzionamento dell’UE e dell’EZ, da molti ritenuto indispensabile, sia coerente con l’obiettivo di un ribilanciamento delle divergenze centro-periferia in Europa.
La crisi perenne dell’eurozona: malanni strutturali e propositi di riforma
Giuseppe Celi
;
2021-01-01
Abstract
Rispetto alla crisi del 2008, la risposta dei governi e delle istituzioni europee alla recente crisi pandemica è stata più tempestiva e di più vasta portata, al fine di sostenere i redditi delle famiglie e delle imprese di fronte ad un improvviso calo di produzione e occupazione. In questa situazione, le regole fiscali sono state ammorbidite, il Patto di Stabilità sospeso, i vincoli agli aiuti statali allentati. Inoltre, la Commissione Europea ha lanciato il progetto Next Generation EU (NGEU), per dare una risposta comune ai danni economici e sociali causati dalla pandemia, uno shock simmetrico che all’inizio del 2020 ha colpito un’Europa già fortemente polarizzata tra aree forti e deboli, con asimmetriche capacità di fronteggiare la crisi. Dopo aver inquadrato il processo di integrazione europea degli ultimi due decenni come un percorso che ha allargato i divari tra i paesi dell’UE, il presente lavoro analizza le proposte di riforma delle regole fiscali in seno all’Unione per capire se questo ridisegno del funzionamento dell’UE e dell’EZ, da molti ritenuto indispensabile, sia coerente con l’obiettivo di un ribilanciamento delle divergenze centro-periferia in Europa.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.