LE IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI NELLO IAS 38, NELL’OIC 24 E NEI CONTROLLI DELLA CORTE DEI CONTI EX LEGGE N. 259/1958 IN TEMPI DI PANDEMIA

La tematica delle immobilizzazioni immateriali nel bilancio d’esercizio delle imprese è stata ampiamente dibattuta e sviluppata nell’ambito degli studi aziendalistici negli scorsi decenni. Anche nell’ambito delle classificazioni delle diverse immobilizzazioni immateriali (oneri pluriennali, beni immateriali, avviamento), la letteratura si è ampiamente espressa proprio in ragione del “peso” sempre maggiore che hanno tali asset nello stato patrimoniale dei bilanci d’esercizio delle imprese negli ultimi decenni. La consistenza quantitativa delle risorse immateriali è divenuta nel tempo sempre maggiore, in conseguenza della crescente importanza delle immaterialità nella composizione delle attività e negli investimenti delle imprese. Peraltro nel periodo post pandemico, in conseguenza della disponibilità delle risorse derivanti dal c.d. recovery fund, verranno immesse liquidità pubbliche nel sistema delle imprese, in parte impiegate nell’acquisto e/o nell’auto-generazione di “intangibili”.