Il canto XXV del Paradiso, dedicato alla virtù teologale della speranza, rappresenta, come è noto, uno dei momenti di svolta del poema, specie per quei primi versi in cui Dante condensa la propria esperienza di vita e riassume la missione poetica di cui si è fatto carico. La lettura qui proposta cerca di interpretare questo canto alla luce delle fonti scritturali e dei nessi intratestuali che lo legano ad altri passi della Commedia, nel tentativo di fare emergere come la poetica della speranza incida in maniera forte sulla stessa missione poetica di Dante e sul suo profilo di scrittore che sperimenta nuove forme letterarie per meglio esprimere la sostanza della visione a cui è giunto.

La speranza di Dante tra cielo e terra: una lettura di Paradiso XXV

sebastiano valerio
2021-01-01

Abstract

Il canto XXV del Paradiso, dedicato alla virtù teologale della speranza, rappresenta, come è noto, uno dei momenti di svolta del poema, specie per quei primi versi in cui Dante condensa la propria esperienza di vita e riassume la missione poetica di cui si è fatto carico. La lettura qui proposta cerca di interpretare questo canto alla luce delle fonti scritturali e dei nessi intratestuali che lo legano ad altri passi della Commedia, nel tentativo di fare emergere come la poetica della speranza incida in maniera forte sulla stessa missione poetica di Dante e sul suo profilo di scrittore che sperimenta nuove forme letterarie per meglio esprimere la sostanza della visione a cui è giunto.
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