BACKGROUND: Whether or not the laparoscopic technique has substantial advantages over the mini-laparotomy one for ventriculoperitoneal shunt is still controversial. The present study is a literature review and a meta-analysis about this topic, focused on the duration of surgery, length of stay (LOS), infection rate and rate of distal catheter failure.METHODS: An extensive online literature search was performed, followed by a meta-analysis implemented with RevMan 5.0 Cochrane software. For laparoscopy and mini-laparotomy group, odds ratio (OR) and 95% confidence interval (CI) was calculated for distal catheter malposition/obstruction and infection rate. Mean difference was considered for duration of surgery and LOS. Fixed-effect model with a significance < 0.05 was employed. A t-test (p< 0.05) between the groups, also including the non-comparative cohort studies, was performed for each primary endpoint.RESULTS: 18 studies, involving 3361 patients, were selected. Average level of evidence was 3.2 ± 0.7. Primary shunts were 93 % in laparoscopy group and 87 % in mini-laparotomy one (p=0.626). A previous abdominal surgery was present in 37.5 % and 33.7% of laparoscopy and laparotomy group, respectively (p=0.449). Laparoscopy had a lower incidence of distal catheter failure (OR 0.52, 95% CI 0.38-0.72; p<0.001). No differences were revealed about the duration of surgery, LOS and infection rate.CONCLUSION: Laparoscopic technique has a lower risk of distal catheter failure in ventriculoperitoneal shunt for the treatment of hydrocephalus. Duration of surgery, LOS and infection rate are independent by the surgical technique. The overall level of evidence is low, and no absolute conclusions can be drawn.KEY WORDS: Hand-Assisted Laparoscopy, Hydrocephalus, Meta-Analysis, Mini-Laparotomy, Shunt Failure, Shunt Malfunction, Ventriculoperitoneal Shunt.

E ancora controverso se la tecnica laparoscopica abbia sostanziali vantaggi rispetto a quella mini-laparotomica nello shunt ventricolo-peritoneale. Il presente studio consiste in una revisione della letteratura e una meta-analisi su questo argomento, fondamentalmente incentrata sulla durata dellintervento chirurgico, durata della degenza, tasso di infezioni e tasso di malfunzionamento/ostruzione del catetere distale. E stata eseguita unampia ricerca online della letteratura, seguita da una meta-analisi mediante lausilio del software Cochrane RevMan 5.0. Per il gruppo di laparoscopia e mini-laparotomia e stato calcolato lodds ratio (OR) e lintervallo di confidenza al 95% (CI) relativi a tasso di malfunzionamento/ostruzione del catetere distale, e tasso di infezione. La differenza media e stata invece analizzata relativamente alla durata dellintervento chirurgico e al tempo di degenza. E stato impiegato un modello a effetto fisso con un livello di significativita p<0.05. Per ciascun endpoint primario e stato inoltre eseguito un test t (p <0,05) tra i gruppi, inclusi anche gli studi di coorte non comparativi. Sono stati selezionati 18 studi, che hanno coinvolto in totale 3361 pazienti. Il livello medio di evidenza e stato 3,2 ± 0,7. Gli shunt primari erano 93% nel gruppo laparoscopico e 87% in quello mini-laparotomico (p = 0,626). Un precedente intervento chirurgico addominale era presente nel 37,5% e 33,7% del gruppo laparoscopico e laparotomico, rispettivamente (p = 0,449). La laparoscopia ha avuto una minore incidenza di fallimento (malfunzionamento/ ostruzione) del catetere distale (OR 0,52, IC 95% 0.38-0.72; p <0,001). Non sono state rilevate differenze relative alla durata dellintervento chirurgico, tempo di degenza e tasso di infezioni. La tecnica laparoscopica presenta un minor rischio di fallimento del catetere derivativo distale nello shunt ventricolo- peritoneale eseguito per il trattamento dellidrocefalo. La durata dellintervento chirurgico, il tempo di degenza e il tasso di infezioni sono indipendenti dalla tecnica chirurgica. Il livello complessivo di evidenza degli studi e basso, non essendo possibile al momento trarre conclusioni assolute.

Hand-assisted laparoscopic vs. mini-laparotomy technique for ventriculoperitoneal shunt. A meta-analysis of three thousand patients

Nicola Tartaglia;Antonio Ambrosi
2021-01-01

Abstract

BACKGROUND: Whether or not the laparoscopic technique has substantial advantages over the mini-laparotomy one for ventriculoperitoneal shunt is still controversial. The present study is a literature review and a meta-analysis about this topic, focused on the duration of surgery, length of stay (LOS), infection rate and rate of distal catheter failure.METHODS: An extensive online literature search was performed, followed by a meta-analysis implemented with RevMan 5.0 Cochrane software. For laparoscopy and mini-laparotomy group, odds ratio (OR) and 95% confidence interval (CI) was calculated for distal catheter malposition/obstruction and infection rate. Mean difference was considered for duration of surgery and LOS. Fixed-effect model with a significance < 0.05 was employed. A t-test (p< 0.05) between the groups, also including the non-comparative cohort studies, was performed for each primary endpoint.RESULTS: 18 studies, involving 3361 patients, were selected. Average level of evidence was 3.2 ± 0.7. Primary shunts were 93 % in laparoscopy group and 87 % in mini-laparotomy one (p=0.626). A previous abdominal surgery was present in 37.5 % and 33.7% of laparoscopy and laparotomy group, respectively (p=0.449). Laparoscopy had a lower incidence of distal catheter failure (OR 0.52, 95% CI 0.38-0.72; p<0.001). No differences were revealed about the duration of surgery, LOS and infection rate.CONCLUSION: Laparoscopic technique has a lower risk of distal catheter failure in ventriculoperitoneal shunt for the treatment of hydrocephalus. Duration of surgery, LOS and infection rate are independent by the surgical technique. The overall level of evidence is low, and no absolute conclusions can be drawn.KEY WORDS: Hand-Assisted Laparoscopy, Hydrocephalus, Meta-Analysis, Mini-Laparotomy, Shunt Failure, Shunt Malfunction, Ventriculoperitoneal Shunt.
2021
E ancora controverso se la tecnica laparoscopica abbia sostanziali vantaggi rispetto a quella mini-laparotomica nello shunt ventricolo-peritoneale. Il presente studio consiste in una revisione della letteratura e una meta-analisi su questo argomento, fondamentalmente incentrata sulla durata dellintervento chirurgico, durata della degenza, tasso di infezioni e tasso di malfunzionamento/ostruzione del catetere distale. E stata eseguita unampia ricerca online della letteratura, seguita da una meta-analisi mediante lausilio del software Cochrane RevMan 5.0. Per il gruppo di laparoscopia e mini-laparotomia e stato calcolato lodds ratio (OR) e lintervallo di confidenza al 95% (CI) relativi a tasso di malfunzionamento/ostruzione del catetere distale, e tasso di infezione. La differenza media e stata invece analizzata relativamente alla durata dellintervento chirurgico e al tempo di degenza. E stato impiegato un modello a effetto fisso con un livello di significativita p&lt;0.05. Per ciascun endpoint primario e stato inoltre eseguito un test t (p &lt;0,05) tra i gruppi, inclusi anche gli studi di coorte non comparativi. Sono stati selezionati 18 studi, che hanno coinvolto in totale 3361 pazienti. Il livello medio di evidenza e stato 3,2 ± 0,7. Gli shunt primari erano 93% nel gruppo laparoscopico e 87% in quello mini-laparotomico (p = 0,626). Un precedente intervento chirurgico addominale era presente nel 37,5% e 33,7% del gruppo laparoscopico e laparotomico, rispettivamente (p = 0,449). La laparoscopia ha avuto una minore incidenza di fallimento (malfunzionamento/ ostruzione) del catetere distale (OR 0,52, IC 95% 0.38-0.72; p &lt;0,001). Non sono state rilevate differenze relative alla durata dellintervento chirurgico, tempo di degenza e tasso di infezioni. La tecnica laparoscopica presenta un minor rischio di fallimento del catetere derivativo distale nello shunt ventricolo- peritoneale eseguito per il trattamento dellidrocefalo. La durata dellintervento chirurgico, il tempo di degenza e il tasso di infezioni sono indipendenti dalla tecnica chirurgica. Il livello complessivo di evidenza degli studi e basso, non essendo possibile al momento trarre conclusioni assolute.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11369/400593
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