sul versante nazionale, alla luce della recente riforma Orlando, ma anche sul piano euro-unitario, come dimostra la “saga” Taricco. In quest’ottica, la trattazione viene condotta su due piani: da un lato, l’inquadramento normativo della prescrizione che muove dall’originaria formulazione del codice Rocco, per giungere, attraverso la “famigerata” legge ex Cirielli, ad esaminare alcune criticità della citata riforma Orlando; dall’altro lato si dà conto del difficile dialogo, nella “saga” Taricco, tra Corte costituzionale e la CGUE, posto che rimangono, anche a seguito della sentenza Taricco-bis, nodi problematici per il futuro, a causa della diversa natura della prescrizione “europea”, di natura processuale, rispetto a quella “nazionale”, coperta dal principio di legalità penale. La trattazione si conclude con talune prospettazioni de iure condendo, sull’attuale disciplina della prescrizione, anche alla luce delle criticità poste dalla Taricco-bis, secondo cui la direttiva PIF 2017/1371/UE (entrata in vigore nell’agosto 2017) avrebbe determinato un’armonizzazione, sia pure parziale, del regime della prescrizione “europea” applicabile ai reati in materia di IVA.
Il trascorrere del tempo nel diritto penale: la prescrizione del reato tra le “criticità” della disciplina e il “difficile dialogo” tra CGUE e Corte costituzionale
Adelmo Manna;
2018-01-01
Abstract
sul versante nazionale, alla luce della recente riforma Orlando, ma anche sul piano euro-unitario, come dimostra la “saga” Taricco. In quest’ottica, la trattazione viene condotta su due piani: da un lato, l’inquadramento normativo della prescrizione che muove dall’originaria formulazione del codice Rocco, per giungere, attraverso la “famigerata” legge ex Cirielli, ad esaminare alcune criticità della citata riforma Orlando; dall’altro lato si dà conto del difficile dialogo, nella “saga” Taricco, tra Corte costituzionale e la CGUE, posto che rimangono, anche a seguito della sentenza Taricco-bis, nodi problematici per il futuro, a causa della diversa natura della prescrizione “europea”, di natura processuale, rispetto a quella “nazionale”, coperta dal principio di legalità penale. La trattazione si conclude con talune prospettazioni de iure condendo, sull’attuale disciplina della prescrizione, anche alla luce delle criticità poste dalla Taricco-bis, secondo cui la direttiva PIF 2017/1371/UE (entrata in vigore nell’agosto 2017) avrebbe determinato un’armonizzazione, sia pure parziale, del regime della prescrizione “europea” applicabile ai reati in materia di IVA.File | Dimensione | Formato | |
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