The landscape of the Murgia, apparently unchanging in the desolation of its vistas and in the sparseness of its human settlements, hides important material traces, which, when analysed with the tools and methods of archaeology, tell of the conflicts of the “age of ex- tremes”: vestiges of prison camps, training camps for partisans, refugee shelters, and Cold War missile bases. Today these places are the subject of an archaeological explo- ration of the contemporary past, aimed at reconstruction, education, and making a con- tribution to the creation of a multifaceted heritage community, able to unite, in a truly glob- al manner, distant places and peoples.

Il paesaggio della Murgia, apparentemente immobile nella desolazione dei suoi panorami e nella rarefazione degli insediamenti umani, nasconde importanti tracce materiali che, se analizzate con gli strumenti e i metodi dell’archeologia, raccontano dei conflitti dell’“età degli estremi”: resti di campi di prigionia, campi di addestramento di partigiani, rifugi, basi missilistiche della Guerra Fredda. Oggi questi luoghi sono oggetto di un’indagine archeo- logica del passato contemporaneo, volta a ricostruire, educare e contribuire alla creazione di una sfaccettata comunità di patrimonio, capace di unire, in maniera veramente globale, luoghi e persone distanti.

Novecento: Apulia at war. A project of archaeology of the contemporary past between research, education and participation

giuliano de felice
2021-01-01

Abstract

The landscape of the Murgia, apparently unchanging in the desolation of its vistas and in the sparseness of its human settlements, hides important material traces, which, when analysed with the tools and methods of archaeology, tell of the conflicts of the “age of ex- tremes”: vestiges of prison camps, training camps for partisans, refugee shelters, and Cold War missile bases. Today these places are the subject of an archaeological explo- ration of the contemporary past, aimed at reconstruction, education, and making a con- tribution to the creation of a multifaceted heritage community, able to unite, in a truly glob- al manner, distant places and peoples.
2021
Il paesaggio della Murgia, apparentemente immobile nella desolazione dei suoi panorami e nella rarefazione degli insediamenti umani, nasconde importanti tracce materiali che, se analizzate con gli strumenti e i metodi dell’archeologia, raccontano dei conflitti dell’“età degli estremi”: resti di campi di prigionia, campi di addestramento di partigiani, rifugi, basi missilistiche della Guerra Fredda. Oggi questi luoghi sono oggetto di un’indagine archeo- logica del passato contemporaneo, volta a ricostruire, educare e contribuire alla creazione di una sfaccettata comunità di patrimonio, capace di unire, in maniera veramente globale, luoghi e persone distanti.
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