Il lavoro pone la questione critica dell'esercizio della corresponsabilità educativa nella scuola, in particolare tra genitori ed insegnanti, ed ha l’obiettivo di presentare uno strumento qualitativo elaborato appositamente per la valutazione congiunta di progetti improntati alla lotta agli stereotipi e al contrasto delle discriminazioni di genere. Tale strumento è stato costruito a partire da uno studio approfondito su alcuni articoli della Convenzione internazionale sui diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza, da cui sono stati estrapolati alcuni elementi risultati come i più adeguati per la valutazione dei progetti che - sul tema - entrano nelle scuole di ogni ordine e grado. Il riferimento alla Convenzione ha consentito infatti di costruire uno strumento basato su criteri oggettivi, con connotati di pregnanza contenutistica, universalità per le statuizioni in essa contenute, pacificazione per la natura stessa della Convenzione che la pone al di fuori delle contese ideologiche sul tema. Una prima esperienza di lavoro con la rubrica, rivolta a gruppi eterogenei composti da genitori ed insegnanti partecipanti a laboratori distinti nell'ambito di un recente convegno svoltosi a Roma, viene qui illustrata a titolo esemplificativo, come espressione di uno sforzo congiunto di alcuni ricercatori di riflettere su di un tema particolarmente delicato e complesso, per mostrare come - al di là degli schieramenti ideologici - sia possibile avviare una riflessione pedagogica fondata, estensibile alle principali agenzie educative in un'ottica di corresponsabilità e cooperazione.

Favorire la corresponsabilità educativa: uno strumento di valutazione per docenti e genitori per la lotta agli stereotipi e contrasto alle discriminazioni di genere

Marta De Angelis
2017-01-01

Abstract

Il lavoro pone la questione critica dell'esercizio della corresponsabilità educativa nella scuola, in particolare tra genitori ed insegnanti, ed ha l’obiettivo di presentare uno strumento qualitativo elaborato appositamente per la valutazione congiunta di progetti improntati alla lotta agli stereotipi e al contrasto delle discriminazioni di genere. Tale strumento è stato costruito a partire da uno studio approfondito su alcuni articoli della Convenzione internazionale sui diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza, da cui sono stati estrapolati alcuni elementi risultati come i più adeguati per la valutazione dei progetti che - sul tema - entrano nelle scuole di ogni ordine e grado. Il riferimento alla Convenzione ha consentito infatti di costruire uno strumento basato su criteri oggettivi, con connotati di pregnanza contenutistica, universalità per le statuizioni in essa contenute, pacificazione per la natura stessa della Convenzione che la pone al di fuori delle contese ideologiche sul tema. Una prima esperienza di lavoro con la rubrica, rivolta a gruppi eterogenei composti da genitori ed insegnanti partecipanti a laboratori distinti nell'ambito di un recente convegno svoltosi a Roma, viene qui illustrata a titolo esemplificativo, come espressione di uno sforzo congiunto di alcuni ricercatori di riflettere su di un tema particolarmente delicato e complesso, per mostrare come - al di là degli schieramenti ideologici - sia possibile avviare una riflessione pedagogica fondata, estensibile alle principali agenzie educative in un'ottica di corresponsabilità e cooperazione.
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