L'intenzione di quest'articolo è aprire una riflessione sul legame tra le forme illecite di reclutamento di manodopera agricola e i modelli di dis-tribuzione e di consumo dei prodotti agroalimentari in ambito europeo. A tal fine, concentrando l'attenzione sulla descrizione delle pratiche di sfrut-tamento del lavoro bracciantile dei migranti, pone in evidenzia i con-dizionamenti esercitati dalle organizzazioni criminali nelle attività agricole e agroindustriali in Italia e le criticità determinate dai ritmi produttivi im-posti dalle catene della Grande Distribuzione Organizzata. Con particolare riguardo all'analisi dei meccamismi e delle prassi intro-dotte dalle organizzazioni agromafiose, occorre preliminarmente dichiarare che queste hanno raggiunto un notevole livello di pervasività e d'infiltra-zione. Di conseguenza, trattare questa materia implica necessariamente un cambio di terminologia, in quanto i condizionamenti delle economie cri-inali non sono più genericamente ascrivibili tra le evoluzioni del fenomeno del "caporalato". A riscontro delle molte attività investigative condotte dal-le Forze dell'Ordine Italiane e dall'Europol, è infatti possibile sostenere che le attività criminali delle agromafie hanno oggigiorno una portata tale da rappresentare un vero e proprio sistema economico parallelo. L'articolo ci concentra sul caso della provincia di Foggia, in quanto em-blematico sia del livello di sfruttamento e di riduzione in schiavitù presente nelle campagne italiane e sia del vasto raggio internazionale degli interessi delle agromafiosi.

Globalizzazione e Grande Distribuzione Organizzata: produzioni agroalimentari, braccianti stranieri e agromafie in Italia

Fiammetta Fanizza
2020-01-01

Abstract

L'intenzione di quest'articolo è aprire una riflessione sul legame tra le forme illecite di reclutamento di manodopera agricola e i modelli di dis-tribuzione e di consumo dei prodotti agroalimentari in ambito europeo. A tal fine, concentrando l'attenzione sulla descrizione delle pratiche di sfrut-tamento del lavoro bracciantile dei migranti, pone in evidenzia i con-dizionamenti esercitati dalle organizzazioni criminali nelle attività agricole e agroindustriali in Italia e le criticità determinate dai ritmi produttivi im-posti dalle catene della Grande Distribuzione Organizzata. Con particolare riguardo all'analisi dei meccamismi e delle prassi intro-dotte dalle organizzazioni agromafiose, occorre preliminarmente dichiarare che queste hanno raggiunto un notevole livello di pervasività e d'infiltra-zione. Di conseguenza, trattare questa materia implica necessariamente un cambio di terminologia, in quanto i condizionamenti delle economie cri-inali non sono più genericamente ascrivibili tra le evoluzioni del fenomeno del "caporalato". A riscontro delle molte attività investigative condotte dal-le Forze dell'Ordine Italiane e dall'Europol, è infatti possibile sostenere che le attività criminali delle agromafie hanno oggigiorno una portata tale da rappresentare un vero e proprio sistema economico parallelo. L'articolo ci concentra sul caso della provincia di Foggia, in quanto em-blematico sia del livello di sfruttamento e di riduzione in schiavitù presente nelle campagne italiane e sia del vasto raggio internazionale degli interessi delle agromafiosi.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11369/388343
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