Vizi del titolo edilizio e incidenza sull’attività notarile

Le Sezioni unite, con la decisione n. 8230 del 2019, affrontano la vexata quaestio della natura della nullità conseguente alla violazione delle norme in materia urbanistica ed edilizia (art. 46 t.u. edil. di cui al d.P.R. 6 giugno 2001 n. 380 e artt. 17, e 40, comma 2, della l. 28 febbraio 1985, n. 47). Natura da cui discendono rilevanti ricadute applicative in particolare sulla parte acquirente dell’immobile e sul notaio rogante. La decisione, pur meritevole di un apprezzabile contributo ermeneutico circa la natura della nullità in questione, aggiunge, tuttavia, successive puntualizzazioni, non appieno coerenti con le premesse interpretative e foriere di possibili nuove incertezze in un campo – quello della circolazione dei diritti reali su beni immobili – ove il confine giuridico della commerciabilità deve essere certo, rispondendo esso ad un indubbio e preminente interesse di carattere generale alla certezza del traffico giuridico.