E’ stato approfondito lo studio degli effetti della modificazione della radiazione solare, indotta da differenti tipi di film plastico nella semiforzatura tardiva di vite ad uva da tavola, riunendo diversi approcci d’indagine: relazioni tra caratteristiche spettroradiometriche di differenti manufatti, quantità di radiazione fotosinteticamente attiva filtrante all’interno del vigneto, effetti termici, principali parametri ecofisiologici ed evoluzione della maturazione della bacca. Lo studio è stato condotto su ‘Michele Palieri’, vitigno a bacca nera e quindi sensibile all’ambiente radiativo in relazione ai processi di biosintesi polifenolica. Sono state confrontate le seguenti tipologie di film plastico: LDPE+Ni: costituito da mescola di polietilene a bassa densità (LDPE) e stabilizzato con antiattinico a base di Nichel organico; LDPE+HALS+EVA: costituito da mescola di LDPE e stabilizzato con antiattinico a base di ammine stericamente impedite (HALS), con aggiunta di sostanze ad effetto termico, cioè scarsamente permeabili alle radiazioni IRl, quali etilenvinilacetato (EVA) e ‘cariche’ minerali; LDPE: costituito da mescola in LDPE senza aggiunta di stabilizzanti né sostanze ad effetto termico. I diversi tipi di film plastico hanno dato prova d’influenzare i risultati conseguibili in semiforzatura tardiva agendo non solo da barriera fisico-meccanica nei riguardi dell’ambiente esterno, ma anche modificando il microclima interno dell’apprestamento protettivo in funzione delle proprie caratteristiche chimiche e fisiche e influenzando alcuni parametri indicatividell’attività ecofisiologica della coltura. La trasmissività diretta del film plastico LDPE+Ni ha garantito una maggiore luminosità all’interno dell’apprestamento e sembra aver particolarmente favorito la temperatura del suolo, in confronto al film LDPE+HALS+EVA, dotato di maggiore trasmissività diffusa. Nel pieno della maturazione, il tasso di accumulo glucidico è risultato più rapido con film LDPE, probabilmente per effetto del più intenso richiamo metabolico legato alla maggiore produzione di uva. A fine settembre, l’accumulo glucidico e quello antocianico sotto il film plastico LDPE+Ni hanno superato quelli riscontrati nelle altre tesi; l’accumulo glucidico sotto il film plastico LDPE+HALS+EVA è stato più limitato.

Modificazione della radiazione solare in ambiente protetto: effetti sull’attività ecofisiologia e sulla qualità del frutto in vite ad uva da tavola a bacca nera allevata a tendone.

DE PALMA, LAURA;LOPRIORE, GIUSEPPE
2005-01-01

Abstract

E’ stato approfondito lo studio degli effetti della modificazione della radiazione solare, indotta da differenti tipi di film plastico nella semiforzatura tardiva di vite ad uva da tavola, riunendo diversi approcci d’indagine: relazioni tra caratteristiche spettroradiometriche di differenti manufatti, quantità di radiazione fotosinteticamente attiva filtrante all’interno del vigneto, effetti termici, principali parametri ecofisiologici ed evoluzione della maturazione della bacca. Lo studio è stato condotto su ‘Michele Palieri’, vitigno a bacca nera e quindi sensibile all’ambiente radiativo in relazione ai processi di biosintesi polifenolica. Sono state confrontate le seguenti tipologie di film plastico: LDPE+Ni: costituito da mescola di polietilene a bassa densità (LDPE) e stabilizzato con antiattinico a base di Nichel organico; LDPE+HALS+EVA: costituito da mescola di LDPE e stabilizzato con antiattinico a base di ammine stericamente impedite (HALS), con aggiunta di sostanze ad effetto termico, cioè scarsamente permeabili alle radiazioni IRl, quali etilenvinilacetato (EVA) e ‘cariche’ minerali; LDPE: costituito da mescola in LDPE senza aggiunta di stabilizzanti né sostanze ad effetto termico. I diversi tipi di film plastico hanno dato prova d’influenzare i risultati conseguibili in semiforzatura tardiva agendo non solo da barriera fisico-meccanica nei riguardi dell’ambiente esterno, ma anche modificando il microclima interno dell’apprestamento protettivo in funzione delle proprie caratteristiche chimiche e fisiche e influenzando alcuni parametri indicatividell’attività ecofisiologica della coltura. La trasmissività diretta del film plastico LDPE+Ni ha garantito una maggiore luminosità all’interno dell’apprestamento e sembra aver particolarmente favorito la temperatura del suolo, in confronto al film LDPE+HALS+EVA, dotato di maggiore trasmissività diffusa. Nel pieno della maturazione, il tasso di accumulo glucidico è risultato più rapido con film LDPE, probabilmente per effetto del più intenso richiamo metabolico legato alla maggiore produzione di uva. A fine settembre, l’accumulo glucidico e quello antocianico sotto il film plastico LDPE+Ni hanno superato quelli riscontrati nelle altre tesi; l’accumulo glucidico sotto il film plastico LDPE+HALS+EVA è stato più limitato.
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