La filiera corta agroalimentare è ampiamente riconosciuta in letteratura come un metodo per rendere più sostenibile il percorso che i prodotti agroalimentari compiono dal momento in cui parte il processo produttivo delle materie prime, al momento in cui il prodotto raccolto (trasformato) è consegnato al consumatore. Tra le diverse definizioni di filiera corta, vi è quella molto diffusa per cui non vi è più di un intermediario tra produttore e consumatore. In una dimensione di questo tipo, la sostenibilità si traduce in economicità, tutela per l’ambiente e considerazione per gli impatti sociali sul contesto sociale in cui agisce. Questa tesi mette assieme questi aspetti e cerca di studiarne tre problematiche diverse: di carattere logistico all’interno del magazzino; come sfruttare le policy in essere per creare competenze per un agricoltura di qualità (multifunzionale); la sensibilità dei consumatori a preferire delle pratiche sostenibili piuttosto che delle altre al fine di indirizzare le policy di supporto al settore. L’aspetto di carattere logistico è affrontato lavorando sui layout di magazzino, laddove, in un contesto di filiera corta agroalimentare il fattore stagionalità dei prodotti è determinante. E’ stato operato un calcolo valutando le emissioni e i relativi costi di gestione del vettore utilizzato per la raccolta di un prodotto dalla zona di stoccaggio a quella di consegna cercando di capire quale layout li minimizzi in base al turn over di magazzino. I risultati hanno fatto emergere che in presenza di una moltitudine di prodotti con diversi turn over, nel passaggio da una stagiona ad una altra, determinano anche il cambiamento dell’ottimo. Il secondo aspetto ha in primis messo in risalto che quanto più è corta la filiera, tanto più è alto il tasso di multifunzionalità dell’agricoltura. Si è poi studiata la Strategia di Specializzazione Intelligente in quattro Paesi Europei, cercando di capire se l’agricoltura rappresenti un settore cruciale per le economie locali partendo dalle risorse chiave disponibili. Ne è venuto che tre Paesi su quattro, pur avendo l’agricoltura nei propri programmi di specializzazione intelligente, non riescono a raggiungere soddisfacenti risultati di sostenibilità. L’altro Paese, pur non avendo l’agricoltura nella propria Strategia di Specializzazione Intelligente, riesce a raggiungere soddisfacenti risultati in termini di sostenibilità. Questi differenti risultati sono legati ad un gap di competenze. Al fine di superare questo gap, queste analisi sono confluite in progetto Erasmus + - Knowledge Alliances che è stato ammesso a finanziamento nel luglio 2018. Il terzo aspetto ha studiato le intenzioni di acquisto del consumatore laddove ad un prodotto siano associate pratiche per il contenimento degli impatti ambientali. Si è distinto tra pratiche preventive e pratiche successive. A ciascuno di questi macro-gruppi è stato associato un prezzo bonus nel caso in cui la pratica richiede un comportamento attivo del consumatore, e un prezzo premium nel caso in cui l’adozione della pratica è legata ad un comportamento passivo del consumatore. Attraverso un’analisi delle differenze tra i gruppi appaiati, è emerso che c’è una tendenza a preferire le pratiche preventive, sia nel caso del bonus che del premium. Questa tesi definisce un framework decisionale per diverse tipologie di problemi. Questo è il motivo per cui si è fatto riferimento ad un Decision Support System. Si tratta ovviamente di tre modi di affrontare queste problematiche, che si è scelto di preferire ad altri in questo specifico programma di ricerca.

A decision support system to identify good agricultural practices in Short Food Supply Chain / DE PASCALE, Gianluigi. - (2019 Mar 27). [10.14274/de-pascale-gianluigi_phd2019-03-27]

A decision support system to identify good agricultural practices in Short Food Supply Chain

DE PASCALE, GIANLUIGI
2019-03-27

Abstract

La filiera corta agroalimentare è ampiamente riconosciuta in letteratura come un metodo per rendere più sostenibile il percorso che i prodotti agroalimentari compiono dal momento in cui parte il processo produttivo delle materie prime, al momento in cui il prodotto raccolto (trasformato) è consegnato al consumatore. Tra le diverse definizioni di filiera corta, vi è quella molto diffusa per cui non vi è più di un intermediario tra produttore e consumatore. In una dimensione di questo tipo, la sostenibilità si traduce in economicità, tutela per l’ambiente e considerazione per gli impatti sociali sul contesto sociale in cui agisce. Questa tesi mette assieme questi aspetti e cerca di studiarne tre problematiche diverse: di carattere logistico all’interno del magazzino; come sfruttare le policy in essere per creare competenze per un agricoltura di qualità (multifunzionale); la sensibilità dei consumatori a preferire delle pratiche sostenibili piuttosto che delle altre al fine di indirizzare le policy di supporto al settore. L’aspetto di carattere logistico è affrontato lavorando sui layout di magazzino, laddove, in un contesto di filiera corta agroalimentare il fattore stagionalità dei prodotti è determinante. E’ stato operato un calcolo valutando le emissioni e i relativi costi di gestione del vettore utilizzato per la raccolta di un prodotto dalla zona di stoccaggio a quella di consegna cercando di capire quale layout li minimizzi in base al turn over di magazzino. I risultati hanno fatto emergere che in presenza di una moltitudine di prodotti con diversi turn over, nel passaggio da una stagiona ad una altra, determinano anche il cambiamento dell’ottimo. Il secondo aspetto ha in primis messo in risalto che quanto più è corta la filiera, tanto più è alto il tasso di multifunzionalità dell’agricoltura. Si è poi studiata la Strategia di Specializzazione Intelligente in quattro Paesi Europei, cercando di capire se l’agricoltura rappresenti un settore cruciale per le economie locali partendo dalle risorse chiave disponibili. Ne è venuto che tre Paesi su quattro, pur avendo l’agricoltura nei propri programmi di specializzazione intelligente, non riescono a raggiungere soddisfacenti risultati di sostenibilità. L’altro Paese, pur non avendo l’agricoltura nella propria Strategia di Specializzazione Intelligente, riesce a raggiungere soddisfacenti risultati in termini di sostenibilità. Questi differenti risultati sono legati ad un gap di competenze. Al fine di superare questo gap, queste analisi sono confluite in progetto Erasmus + - Knowledge Alliances che è stato ammesso a finanziamento nel luglio 2018. Il terzo aspetto ha studiato le intenzioni di acquisto del consumatore laddove ad un prodotto siano associate pratiche per il contenimento degli impatti ambientali. Si è distinto tra pratiche preventive e pratiche successive. A ciascuno di questi macro-gruppi è stato associato un prezzo bonus nel caso in cui la pratica richiede un comportamento attivo del consumatore, e un prezzo premium nel caso in cui l’adozione della pratica è legata ad un comportamento passivo del consumatore. Attraverso un’analisi delle differenze tra i gruppi appaiati, è emerso che c’è una tendenza a preferire le pratiche preventive, sia nel caso del bonus che del premium. Questa tesi definisce un framework decisionale per diverse tipologie di problemi. Questo è il motivo per cui si è fatto riferimento ad un Decision Support System. Si tratta ovviamente di tre modi di affrontare queste problematiche, che si è scelto di preferire ad altri in questo specifico programma di ricerca.
27-mar-2019
Filiera corta agroalimentare, consumatori, gestione delle conoscenze; short food supply chain, comsumers, knowledge management
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11369/382618
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