Di solito utilizzato come sinonimo di “decisione”, il termine “scelta” sta ad indicare la selezione di un’opzione tra possibili alternative (Del Missier, Bonini, & Rumiati, 2008), un’operazione, questa, che richiede all’individuo la rappresentazione mentale del problema. A partire dagli anni ’40 del Novecento si cercò di chiarire i processi sottostanti il decision-making con il presupposto che la scelta migliore venga fatta sulla base dei valori o dell’utilità al fine di massimizzare le preferenze (Teoria della scelta razionale). Al contrario, Simon (1955) propose che la massimizzazione era un processo non adattivo giacché gli individui nella scelta tendono a valutare le soluzioni soddisfacentiste piuttosto che quelle ottimali. Schwartz (2000) ne dedusse che la tendenza sia alla soddisfazione sia alla massimizzazione è una disposizione globale o un tratto che caratterizza gli individui nella scelta dell’alternativa ottimale. Alla luce dell’attenzione rivolta dalle ricerche precedenti all’individuazione delle differenze individuali nelle tendenze decisionali alla massimizzazione, minimizzazione e soddisfazione, il presente contributo ha approfondito l’influenza esercitata dai tratti di personalità e dalla motivazione autoregolata sulle suddette tendenze attraverso due studi. Il primo studio ha indagato in che misura i tratti di personalità del modello del Big Five predicono la minimizzazione, la massimizzazione e la soddisfazione. Il secondo studio ha verificato il ruolo di mediazione svolto dai sistemi regolatori della locomotion e dell’assessment nella relazione tra tratti di personalità e tendenze decisionali. Le analisi causali hanno evidenziato l’apertura mentale come predittore positivo più forte della massimizzazione e la coscienziosità come predittore positivo più forte della soddisfazione e negativo più forte della minimizzazione. Inoltre, i sistemi regolatori sono risultati associati alle tendenze decisionali, sebbene l’assessment sia emerso più esplicativo della locomotion. Malgrado i limiti della ricerca dovuti all’utilizzo di questionari self-report e alla modalità di campionamento, i risultati della ricerca forniscono interessanti spunti di riflessione nei riguardi delle motivazioni e delle strategie sottostanti le scelte decisionali.
Tratti di personalità e sistemi regolatori nei processi decisionali
Monacis L
Writing – Original Draft Preparation
;
2017-01-01
Abstract
Di solito utilizzato come sinonimo di “decisione”, il termine “scelta” sta ad indicare la selezione di un’opzione tra possibili alternative (Del Missier, Bonini, & Rumiati, 2008), un’operazione, questa, che richiede all’individuo la rappresentazione mentale del problema. A partire dagli anni ’40 del Novecento si cercò di chiarire i processi sottostanti il decision-making con il presupposto che la scelta migliore venga fatta sulla base dei valori o dell’utilità al fine di massimizzare le preferenze (Teoria della scelta razionale). Al contrario, Simon (1955) propose che la massimizzazione era un processo non adattivo giacché gli individui nella scelta tendono a valutare le soluzioni soddisfacentiste piuttosto che quelle ottimali. Schwartz (2000) ne dedusse che la tendenza sia alla soddisfazione sia alla massimizzazione è una disposizione globale o un tratto che caratterizza gli individui nella scelta dell’alternativa ottimale. Alla luce dell’attenzione rivolta dalle ricerche precedenti all’individuazione delle differenze individuali nelle tendenze decisionali alla massimizzazione, minimizzazione e soddisfazione, il presente contributo ha approfondito l’influenza esercitata dai tratti di personalità e dalla motivazione autoregolata sulle suddette tendenze attraverso due studi. Il primo studio ha indagato in che misura i tratti di personalità del modello del Big Five predicono la minimizzazione, la massimizzazione e la soddisfazione. Il secondo studio ha verificato il ruolo di mediazione svolto dai sistemi regolatori della locomotion e dell’assessment nella relazione tra tratti di personalità e tendenze decisionali. Le analisi causali hanno evidenziato l’apertura mentale come predittore positivo più forte della massimizzazione e la coscienziosità come predittore positivo più forte della soddisfazione e negativo più forte della minimizzazione. Inoltre, i sistemi regolatori sono risultati associati alle tendenze decisionali, sebbene l’assessment sia emerso più esplicativo della locomotion. Malgrado i limiti della ricerca dovuti all’utilizzo di questionari self-report e alla modalità di campionamento, i risultati della ricerca forniscono interessanti spunti di riflessione nei riguardi delle motivazioni e delle strategie sottostanti le scelte decisionali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.