Background: Dall’esame della letteratura scientifica riguardante le scelte decisionali nella life-span è emersa la loro stretta correlazione con le varie fasi vitali, pur se, a ben guardare, oggetto di maggiore attenzione negli anziani sono stati la competenza decisionale e i processi cognitivi che ne sono alla base. Costrutti, invece, quali massimizzazione, stili, ecc. sono stati alquanto trascurati. Obiettivo: Il presente studio, di conseguenza, intende indagare se i tratti di personalità secondo il modello del Big Five, gli stili cognitivi e le tendenze decisionali si correlano diversamente con l’aumentare dell’età. Metodo: Il campione è formato da adulti (n = 110, età media = 45,62) e anziani (n = 96, età media = 74,26), ai quali è stato somministrato un questionario formato da una sezione socio-anagrafica e dalle seguenti scale: il Decision Making Tendency Inventory (Misuraca et al., 2015), il Ten Item Personality Inventory (Chiorri et al., 2014), e il Cognitive Style Indicator (Cools & van den Broeck, 2007). Risultati: I risultati preliminari hanno evidenziato differenze statisticamente significative tra adulti e anziani nella tendenza alla massimizzazione e negli stili cognitivi. In particolare, gli anziani tendono ad essere più “soddisfacentisti” e ad avere uno stile cognitivo basato sull’intuizione. Sono, inoltre, emerse associazioni negative nel gruppo degli anziani tra nevroticismo, coscienziosità, stile cognitivo creativo e massimizzazione. Conclusione: Tali risultati confermano l’idea generale che i processi decisionali e gli stili cognitivi sono influenzati dall’età. Un ampliamento del campione a fasce di età più giovane potrebbe fornire più precise indicazioni sul cambiamento dei processi decisionali nella life-span.
Tendenze decisionali, stili cognitivi e personalità nella terza età
Monacis L
Writing – Review & Editing
2017-01-01
Abstract
Background: Dall’esame della letteratura scientifica riguardante le scelte decisionali nella life-span è emersa la loro stretta correlazione con le varie fasi vitali, pur se, a ben guardare, oggetto di maggiore attenzione negli anziani sono stati la competenza decisionale e i processi cognitivi che ne sono alla base. Costrutti, invece, quali massimizzazione, stili, ecc. sono stati alquanto trascurati. Obiettivo: Il presente studio, di conseguenza, intende indagare se i tratti di personalità secondo il modello del Big Five, gli stili cognitivi e le tendenze decisionali si correlano diversamente con l’aumentare dell’età. Metodo: Il campione è formato da adulti (n = 110, età media = 45,62) e anziani (n = 96, età media = 74,26), ai quali è stato somministrato un questionario formato da una sezione socio-anagrafica e dalle seguenti scale: il Decision Making Tendency Inventory (Misuraca et al., 2015), il Ten Item Personality Inventory (Chiorri et al., 2014), e il Cognitive Style Indicator (Cools & van den Broeck, 2007). Risultati: I risultati preliminari hanno evidenziato differenze statisticamente significative tra adulti e anziani nella tendenza alla massimizzazione e negli stili cognitivi. In particolare, gli anziani tendono ad essere più “soddisfacentisti” e ad avere uno stile cognitivo basato sull’intuizione. Sono, inoltre, emerse associazioni negative nel gruppo degli anziani tra nevroticismo, coscienziosità, stile cognitivo creativo e massimizzazione. Conclusione: Tali risultati confermano l’idea generale che i processi decisionali e gli stili cognitivi sono influenzati dall’età. Un ampliamento del campione a fasce di età più giovane potrebbe fornire più precise indicazioni sul cambiamento dei processi decisionali nella life-span.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.