Le tele con San Girolamo che ascolta la tromba del Giudizio e San Nicola da Tolentino in gloria, laterali della cappella della Pietà del Duomo di San Venanzio a Fabriano, e il Sant'Onofrio della Pinacoteca comunale di Matelica già sull’altare dell’Università dei Pannilana nella chiesa di San Filippo, sono tra le non numerose opere di soggetto sacro a destinazione pubblica richieste al Rosa. La non agile accessibilità del territorio dell’antica Marca pontificia e la reticenza dei biografi del Rosa spiega la ridotta attenzione finora tributata ai tre dipinti. Le tele di Fabriano sono riconducibili su basi stilistiche all’attività del Rosa precedente la svolta fiorentina e rapportabili alla produzione dei maestri napoletani citati dai biografi contemporanei dell’artista, Passeri e Baldinucci. Riscontri documentari restituiscono ora il nome del committente delle tele fabrianesi, consentendo di precisarne le ipotesi di datazione; una contestualizzazione nella cronologia del patronato della cappella consente anche di motivare la scelta dei soggetti delle tele e la stratificata decorazione dell’ambiente.

Le opere marchigiane di Salvator Rosa

CONTE F
2010-01-01

Abstract

Le tele con San Girolamo che ascolta la tromba del Giudizio e San Nicola da Tolentino in gloria, laterali della cappella della Pietà del Duomo di San Venanzio a Fabriano, e il Sant'Onofrio della Pinacoteca comunale di Matelica già sull’altare dell’Università dei Pannilana nella chiesa di San Filippo, sono tra le non numerose opere di soggetto sacro a destinazione pubblica richieste al Rosa. La non agile accessibilità del territorio dell’antica Marca pontificia e la reticenza dei biografi del Rosa spiega la ridotta attenzione finora tributata ai tre dipinti. Le tele di Fabriano sono riconducibili su basi stilistiche all’attività del Rosa precedente la svolta fiorentina e rapportabili alla produzione dei maestri napoletani citati dai biografi contemporanei dell’artista, Passeri e Baldinucci. Riscontri documentari restituiscono ora il nome del committente delle tele fabrianesi, consentendo di precisarne le ipotesi di datazione; una contestualizzazione nella cronologia del patronato della cappella consente anche di motivare la scelta dei soggetti delle tele e la stratificata decorazione dell’ambiente.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11369/379197
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