Even in today’s society, the mistreatment and abuse of children remains all too frequent; viewed as one of the worst forms of violence, there are frequent news stories on the high levels of infanticide, often being committed immediately after birth. These revelations have convinced many Italian towns, especially in the north of Italy, to establish “cradles for life”, a modern reinvention of the former wheels of the foundlings, which were used in the past to place unwanted children into social care.Taranto, where child abandonment has reached high levels in recent years, is one of the few cities in the south of Italy to have also adopted this practice. The historical relevance of this phenomenon leads us to reflect on the evolution of the practice of abandonment over the centuries. This paper traces the history of the practice of child abandonment in Taranto from the early decades of the XIX century, to the establishment of the provincial “Frisini” foundling house in 1923, immediately following the district of Taranto’s separation from the province of Lecce. Particular attention is given to the wheel of the former monastery of Santa Chiara, which took in infants abandoned in Taranto up until 1894

Numerosi i maltrattamenti e i soprusi nei confronti dell’infanzia; tra le forme più brutali di violenza, la cronaca denuncia l’alto tasso di infanticidi, spesso praticati subito dopo la nascita. Tale consapevolezza ha indotto molti comuni italiani, soprattutto settentrionali, ad istituire la “culla per la vita”, una rivisitazione moderna della ruota degli esposti, nella quale in passato venivano deposti i bambini indesiderati per affidarli alla carità pubblica. Tra le poche città meridionali che si sono adoperate in tal senso vi è anche Taranto, dove il fenomeno dell’abbandono infantile ha raggiunto negli ultimi anni tassi abbastanza elevati. La rilevanza storica di questo fenomeno induce a riflettere sull’evoluzione della pratica dell’abbandono nel corso dei secoli. Il contributo ripercorre la storia dell’abbandono dell’infanzia a Taranto dai primi decenni dell’Ottocento all’istituzione del brefotrofio provinciale “Frisini”, nel 1923. Un’attenzione particolare viene dedicata alla ruota dell’ex monastero Santa Chiara, preposto all’accoglienza dei neonati abbandonati a Taranto fino al 1894.

L’abbandono dell’infanzia tra passato e presente. Storia ed evoluzione della ruota degli esposti nella città di Taranto

B. De Serio
2018-01-01

Abstract

Even in today’s society, the mistreatment and abuse of children remains all too frequent; viewed as one of the worst forms of violence, there are frequent news stories on the high levels of infanticide, often being committed immediately after birth. These revelations have convinced many Italian towns, especially in the north of Italy, to establish “cradles for life”, a modern reinvention of the former wheels of the foundlings, which were used in the past to place unwanted children into social care.Taranto, where child abandonment has reached high levels in recent years, is one of the few cities in the south of Italy to have also adopted this practice. The historical relevance of this phenomenon leads us to reflect on the evolution of the practice of abandonment over the centuries. This paper traces the history of the practice of child abandonment in Taranto from the early decades of the XIX century, to the establishment of the provincial “Frisini” foundling house in 1923, immediately following the district of Taranto’s separation from the province of Lecce. Particular attention is given to the wheel of the former monastery of Santa Chiara, which took in infants abandoned in Taranto up until 1894
2018
Numerosi i maltrattamenti e i soprusi nei confronti dell’infanzia; tra le forme più brutali di violenza, la cronaca denuncia l’alto tasso di infanticidi, spesso praticati subito dopo la nascita. Tale consapevolezza ha indotto molti comuni italiani, soprattutto settentrionali, ad istituire la “culla per la vita”, una rivisitazione moderna della ruota degli esposti, nella quale in passato venivano deposti i bambini indesiderati per affidarli alla carità pubblica. Tra le poche città meridionali che si sono adoperate in tal senso vi è anche Taranto, dove il fenomeno dell’abbandono infantile ha raggiunto negli ultimi anni tassi abbastanza elevati. La rilevanza storica di questo fenomeno induce a riflettere sull’evoluzione della pratica dell’abbandono nel corso dei secoli. Il contributo ripercorre la storia dell’abbandono dell’infanzia a Taranto dai primi decenni dell’Ottocento all’istituzione del brefotrofio provinciale “Frisini”, nel 1923. Un’attenzione particolare viene dedicata alla ruota dell’ex monastero Santa Chiara, preposto all’accoglienza dei neonati abbandonati a Taranto fino al 1894.
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