To investigate the prevalence of protozoan contamination by Giardia duodenalis, Cryptosporidium spp., Toxoplasma gondii and Cyclospora cayetanensis, in ‘ready to eat’ (RTE) salads on sale in Italy, 648 packages from industrial and local brands were purchased. Nine individual packages from each brand were collected per month, pooled and subjected to microscopy and molecular analyses. 864 slides were microscopically examined and Cryptosporidium spp. and also Blastocystis hominis and Dientamoeba fragilis were detected. By molecular tools G. duodenalis assemblage A, Cryptosporidium parvum and Cryptosporidium ubiquitum, T. gondii Type I and C. cayetanensis were identified. B. hominis and D. fragilis were also molecularly confirmed. The overall prevalence of each protozoan species was 0.6% for G. duodenalis, 0.8% for T. gondii, 0.9% for Cryptosporidium spp., and 1.3% for C. cayetanensis, whereas the prevalence of B. hominis and D. fragilis were 0.5% and 0.2%, respectively. By microscopy and/or molecular tools, 4.2% of the samples were contaminated by at least one protozoan species, and 0.6% of them showed contamination of two protozoan species with a range number of oocysts from 62 to 554 per g of vegetable for T. gondii, and 46 to 1.580 for C. cayetanensis. This is the Europe’s first large-scale study on the presence of protozoans in packaged salads. The results show that the prevalence of protozoan species in RTE salads is a cause for concern about human health in Europe, and in particular in Italy. Pending the inclusion of protozoan parasites in EU and Italian legislation to reduce the risks of RTE contamination and minimize their foodborne transmission, our results indicate the need for additional surveillance studies of possible sources of food contamination. The sampling methods designed in this research and the results obtained can provide the direction for monitoring fresh produce in other areas, and for surveillance studies on products. In addition, they can provide the basis for food safety guidelines, based also on the HACCP system, in order to reduce the risk of RTE contamination and to minimize foodborne disease transmission

Per esaminare la prevalenza della contaminazione da Giardia duodenalis, Cryptosporidium spp., Toxoplasma gondii e Cyclospora cayetanensis in insalate pronte da mangiare (RTE) in vendita in Italia, sono stati acquistati 648 pacchetti prodotti da aziende industriali e locali. Ogni mesi, nove pacchetti (100 g ciascuno) sono stati raccolti per ogni marchio e 72 pools sono stati creati e sottoposti a microscopia e analisi molecolari. 864 slide sono state esaminate microscopicamente e Cryptosporidium spp. e anche Blastocystis hominis e Dientamoeba fragilis sono stati rilevati. Attraverso gli strumenti molecolari sono stati identificati G. duodenalis assemblaggio A, Cryptosporidium parvum e Cryptosporidium ubiquitum, T. gondii Tipo I e C. cayetanensis. B. hominis e D. fragilis sono stati anche confermati in modo molecolare. La prevalenza complessiva di ciascuna specie di protozoo è stata del 0,6% (95% CI 0,2-1,6%) per G. duodenalis, 0,8 (95% CI 0,3-1,8%) per T. gondii, 0,9% (95% CI 0,4-2,1) per Cryptosporidium spp. e 1,3% (95% CI 0,6-2,5%) per C. cayetanensis mentre la prevalenza per B. hominis è stata del 0,5% (95% CI 0,1-1,4%) e 0,2% (95% CI 0,0-0,9%) per D. fragilis. In totale, utilizzando sia microscopia che strumenti molecolari, il 4,2% (95% CI 2,6-6,2%) dei campioni era contaminato da almeno 1 specie di protozoo e 0,6% (95% CI 0,2-1,6%) di questi era contaminato da almeno due specie. Il numero di oocisti per T. gondii e C. cayetanensis nei campioni test-positivi qPCR è stato stimato da 62 a 554 e da 46 a 1.580 per g di prodotto vegetale rispettivamente. Il presente lavoro di dottorato rappresenta il primo studio su larga scala sulla presenza di protozoi in insalate confezionate in Europa. I risultati mostrano che la prevalenza delle specie di protozoi nelle insalate RTE è una causa di preoccupazione per la salute umana in Europa e in particolare in Italia. In attesa dell'inclusione di questi protozoi nella legislazione europea e nazionale per ridurre i rischi di contaminazione nelle insalate RTE e ridurre al minimo la loro trasmissione alimentare, i nostri risultati indicano la necessità di ulteriori studi di sorveglianza sulle possibili fonti di contaminazione alimentare. I metodi di campionamento progettati in questa ricerca e i risultati ottenuti possono fornire la direzione per altri studi sorveglianza e il monitoraggio di prodotti freschi in altre aree. Inoltre, essi possono fornire la base per le linee guida sulla sicurezza alimentare, basate anche sul sistema HACCP, al fine di ridurre il rischio di contaminazione nelle insalate RTE e ridurre al minimo la trasmissione di malattie alimentari.

Emerging protozoan parasites and food safety: investigation in 'ready to eat' packaged salads by microscopy and molecular tools / Caradonna, Tiziana. - (2017). [10.14274/caradonna-tiziana_phd2017]

Emerging protozoan parasites and food safety: investigation in 'ready to eat' packaged salads by microscopy and molecular tools

CARADONNA, TIZIANA
2017-01-01

Abstract

To investigate the prevalence of protozoan contamination by Giardia duodenalis, Cryptosporidium spp., Toxoplasma gondii and Cyclospora cayetanensis, in ‘ready to eat’ (RTE) salads on sale in Italy, 648 packages from industrial and local brands were purchased. Nine individual packages from each brand were collected per month, pooled and subjected to microscopy and molecular analyses. 864 slides were microscopically examined and Cryptosporidium spp. and also Blastocystis hominis and Dientamoeba fragilis were detected. By molecular tools G. duodenalis assemblage A, Cryptosporidium parvum and Cryptosporidium ubiquitum, T. gondii Type I and C. cayetanensis were identified. B. hominis and D. fragilis were also molecularly confirmed. The overall prevalence of each protozoan species was 0.6% for G. duodenalis, 0.8% for T. gondii, 0.9% for Cryptosporidium spp., and 1.3% for C. cayetanensis, whereas the prevalence of B. hominis and D. fragilis were 0.5% and 0.2%, respectively. By microscopy and/or molecular tools, 4.2% of the samples were contaminated by at least one protozoan species, and 0.6% of them showed contamination of two protozoan species with a range number of oocysts from 62 to 554 per g of vegetable for T. gondii, and 46 to 1.580 for C. cayetanensis. This is the Europe’s first large-scale study on the presence of protozoans in packaged salads. The results show that the prevalence of protozoan species in RTE salads is a cause for concern about human health in Europe, and in particular in Italy. Pending the inclusion of protozoan parasites in EU and Italian legislation to reduce the risks of RTE contamination and minimize their foodborne transmission, our results indicate the need for additional surveillance studies of possible sources of food contamination. The sampling methods designed in this research and the results obtained can provide the direction for monitoring fresh produce in other areas, and for surveillance studies on products. In addition, they can provide the basis for food safety guidelines, based also on the HACCP system, in order to reduce the risk of RTE contamination and to minimize foodborne disease transmission
2017
Per esaminare la prevalenza della contaminazione da Giardia duodenalis, Cryptosporidium spp., Toxoplasma gondii e Cyclospora cayetanensis in insalate pronte da mangiare (RTE) in vendita in Italia, sono stati acquistati 648 pacchetti prodotti da aziende industriali e locali. Ogni mesi, nove pacchetti (100 g ciascuno) sono stati raccolti per ogni marchio e 72 pools sono stati creati e sottoposti a microscopia e analisi molecolari. 864 slide sono state esaminate microscopicamente e Cryptosporidium spp. e anche Blastocystis hominis e Dientamoeba fragilis sono stati rilevati. Attraverso gli strumenti molecolari sono stati identificati G. duodenalis assemblaggio A, Cryptosporidium parvum e Cryptosporidium ubiquitum, T. gondii Tipo I e C. cayetanensis. B. hominis e D. fragilis sono stati anche confermati in modo molecolare. La prevalenza complessiva di ciascuna specie di protozoo è stata del 0,6% (95% CI 0,2-1,6%) per G. duodenalis, 0,8 (95% CI 0,3-1,8%) per T. gondii, 0,9% (95% CI 0,4-2,1) per Cryptosporidium spp. e 1,3% (95% CI 0,6-2,5%) per C. cayetanensis mentre la prevalenza per B. hominis è stata del 0,5% (95% CI 0,1-1,4%) e 0,2% (95% CI 0,0-0,9%) per D. fragilis. In totale, utilizzando sia microscopia che strumenti molecolari, il 4,2% (95% CI 2,6-6,2%) dei campioni era contaminato da almeno 1 specie di protozoo e 0,6% (95% CI 0,2-1,6%) di questi era contaminato da almeno due specie. Il numero di oocisti per T. gondii e C. cayetanensis nei campioni test-positivi qPCR è stato stimato da 62 a 554 e da 46 a 1.580 per g di prodotto vegetale rispettivamente. Il presente lavoro di dottorato rappresenta il primo studio su larga scala sulla presenza di protozoi in insalate confezionate in Europa. I risultati mostrano che la prevalenza delle specie di protozoi nelle insalate RTE è una causa di preoccupazione per la salute umana in Europa e in particolare in Italia. In attesa dell'inclusione di questi protozoi nella legislazione europea e nazionale per ridurre i rischi di contaminazione nelle insalate RTE e ridurre al minimo la loro trasmissione alimentare, i nostri risultati indicano la necessità di ulteriori studi di sorveglianza sulle possibili fonti di contaminazione alimentare. I metodi di campionamento progettati in questa ricerca e i risultati ottenuti possono fornire la direzione per altri studi sorveglianza e il monitoraggio di prodotti freschi in altre aree. Inoltre, essi possono fornire la base per le linee guida sulla sicurezza alimentare, basate anche sul sistema HACCP, al fine di ridurre il rischio di contaminazione nelle insalate RTE e ridurre al minimo la trasmissione di malattie alimentari.
Prevalenza, protozoi, insalate ready-to-eat, Italia, prevalence, ready-to-eat salade, Italy
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