The essay offers a concise history of prescription in Italian Criminal Law between the late eighteenth century and the current debate. Work focuses mainly on two aspects. First, the foundation of prescription: liberal theories about social alarm reset and proof dispersion, Positivist School skepticism, primacy of public interest in Rocco Code (1930). Second, the legal nature of prescription: the preference for judicial prescription at time of Zanardelli, the choise of Technical jurists for a prescription of offense, the recovery of criminal action prescription thanks to Carnelutti. After a brief examination of the prescription of punishment, the essay links the recent history of prescription to current reform proposals, with particular reference to the so-called prescription of proceeding.

Il saggio propone un sintetico profilo storico della prescrizione nella penalistica italiana tra la fine dell’Ottocento e il dibattito attuale. Due i principali aspetti enucleati. Il primo attiene al controverso fondamento dell’istituto: dalle teorie liberali del cessato allarme sociale e della dispersione delle prove alle diffidenze della scuola positiva, sino alla soluzione ‘statualista’ cristallizzatasi nel codice del 1930. Il secondo profilo s’incentra sulla natura giuridica della prescrizione, oscillante tra l’approccio processualistico zanardelliano, l’impostazione sostanzialistica dell’indirizzo tecnico-giuridico, la riscoperta carneluttiana della dimensione giudiziale. Dopo uno sguardo diacronico alla prescrizione della pena, il saggio tenta di rileggere in un’ottica di lungo periodo le ipotesi di riforma in discussione, con particolare riguardo alla cd. prescrizione del processo.

Il tempo dell’oblio. Fondamento e natura della prescrizione nella penalistica italiana tra Otto e Novecento.

Miletti
2017-01-01

Abstract

The essay offers a concise history of prescription in Italian Criminal Law between the late eighteenth century and the current debate. Work focuses mainly on two aspects. First, the foundation of prescription: liberal theories about social alarm reset and proof dispersion, Positivist School skepticism, primacy of public interest in Rocco Code (1930). Second, the legal nature of prescription: the preference for judicial prescription at time of Zanardelli, the choise of Technical jurists for a prescription of offense, the recovery of criminal action prescription thanks to Carnelutti. After a brief examination of the prescription of punishment, the essay links the recent history of prescription to current reform proposals, with particular reference to the so-called prescription of proceeding.
2017
Il saggio propone un sintetico profilo storico della prescrizione nella penalistica italiana tra la fine dell’Ottocento e il dibattito attuale. Due i principali aspetti enucleati. Il primo attiene al controverso fondamento dell’istituto: dalle teorie liberali del cessato allarme sociale e della dispersione delle prove alle diffidenze della scuola positiva, sino alla soluzione ‘statualista’ cristallizzatasi nel codice del 1930. Il secondo profilo s’incentra sulla natura giuridica della prescrizione, oscillante tra l’approccio processualistico zanardelliano, l’impostazione sostanzialistica dell’indirizzo tecnico-giuridico, la riscoperta carneluttiana della dimensione giudiziale. Dopo uno sguardo diacronico alla prescrizione della pena, il saggio tenta di rileggere in un’ottica di lungo periodo le ipotesi di riforma in discussione, con particolare riguardo alla cd. prescrizione del processo.
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