The adult, at least the adult grew in the shadow of the dominant paradigm of rationality, doesn’t love the child: the child remains for him an “error” of the development, in the words of Descartes, or a “polymorphous perverse” that troubles with his body of animal, with his thought of monster, with his wild behavior, as Freud said. The adult doesn’t particularly love the child because, despite of the care and fondling, doesn’t recognize any autonomy of thought. Even in the evolutionary psychology of Piaget, the child’s mind is negatively connoted as pre-logical thinking and something undifferentiated that needs instruction and tame. Agains this idea stands the Levi-Strauss’s ethical and pedagogical proposal, in favour of the baby and the savage, that emphasizes the higher value of the wild mind in front of the adult, trained and civilized thinking.

L’adulto, almeno l’adulto cresciuto all’ombra del paradigma dominante di razionalità, non ama il bambino: il bambino rimane per lui un “errore” dello sviluppo, come diceva Cartesio, o un “perverso polimorfo” che turba con il suo corpo d’animale, con il suo pensiero di mostro, con il suo comportamento selvaggio, come diceva Freud. L’adulto soprattutto non ama il bambino perché, anche quando lo cura e lo vezzeggia, non gli riconosce un’autonomia di pensiero. Anche nella psicologia evolutiva di Piaget il pensiero infantile viene negativamente connotato come pensiero pre-logico e indifferenziato che va necessariamente educato e addomesticato. Contro questa idea si eleva la proposta etica e pedagogica di LeviStrauss che, a riscatto del bambino-selvaggio e del selvaggio, sottolinea la superiore valenza del pensiero selvaggio rispetto al pensiero addestrato, adulto e civilizzato

Il bambino selvaggio e il pensiero selvaggio. El niño salvaje y el pensamiento salvaje. Por una pedagogía poco especial

MARCHETTI, LAURA
2016-01-01

Abstract

The adult, at least the adult grew in the shadow of the dominant paradigm of rationality, doesn’t love the child: the child remains for him an “error” of the development, in the words of Descartes, or a “polymorphous perverse” that troubles with his body of animal, with his thought of monster, with his wild behavior, as Freud said. The adult doesn’t particularly love the child because, despite of the care and fondling, doesn’t recognize any autonomy of thought. Even in the evolutionary psychology of Piaget, the child’s mind is negatively connoted as pre-logical thinking and something undifferentiated that needs instruction and tame. Agains this idea stands the Levi-Strauss’s ethical and pedagogical proposal, in favour of the baby and the savage, that emphasizes the higher value of the wild mind in front of the adult, trained and civilized thinking.
2016
L’adulto, almeno l’adulto cresciuto all’ombra del paradigma dominante di razionalità, non ama il bambino: il bambino rimane per lui un “errore” dello sviluppo, come diceva Cartesio, o un “perverso polimorfo” che turba con il suo corpo d’animale, con il suo pensiero di mostro, con il suo comportamento selvaggio, come diceva Freud. L’adulto soprattutto non ama il bambino perché, anche quando lo cura e lo vezzeggia, non gli riconosce un’autonomia di pensiero. Anche nella psicologia evolutiva di Piaget il pensiero infantile viene negativamente connotato come pensiero pre-logico e indifferenziato che va necessariamente educato e addomesticato. Contro questa idea si eleva la proposta etica e pedagogica di LeviStrauss che, a riscatto del bambino-selvaggio e del selvaggio, sottolinea la superiore valenza del pensiero selvaggio rispetto al pensiero addestrato, adulto e civilizzato
El adulto, por lo menos el adulto que ha crecido a la sombra del paradigma dominante de la racionalidad, no ama a los niños: el niño sigue siendo para él, en palabras de Descartes, un “error” del desarrollo, o un “perverso polimorfo” que preocupa con su cuerpo del animal, con su pensamiento de monstruo, con su comportamiento salvaje, como decía Freud. El adulto no ama al niño porque, aún cuando lo cuida y lo mima, no le reconoce una autonomía de pensamiento. Incluso en la psicología evolutiva de Piaget, el pensamiento infantil tiene connotaciones negativas, entendido como pensamiento pre-lógico e indiferenciado que necesita ser educado y domesticado. Contra esta idea se encuentra la propuesta ética y pedagógica de Levi Strauss que, a favor del niño-salvaje y del salvaje, hace hincapié en el valor superior del pensamiento salvaje frente al pensamiento domesticado, aadulto y civilizado.
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