The massive migration flows towards the EU, and especially towards southern Member States, such as Italy and Greece, that migrants often try to reach with the aim of then moving to the Northern Europe, are modifying the legal order of the European Union, not only with regard to the governance of immigration, but also with respect to the fundamental freedom of free movement of the EU citizens. Some of the member countries of the Schengen Area, in fact, in order to fight illegal immigration, are restoring internal border controls. The paper analyzes in a legal perspective such restrictive measures in light of the latest regulation (EU) 2016/399 of the European Parliament and of the Council of 9 March 2016 on a Union Code on the rules governing the movement of persons across borders (the so called “Schengen Borders Code”).

I massicci flussi migratori verso l’Unione europea, e in particolare verso gli Stati membri meridionali, come l’Italia e la Grecia, che i migranti spesso cercano di raggiungere con l’obiettivo di poi spostarsi più a Nord, hanno indotto alcuni comportamenti dei Paesi membri i quali hanno anche prodotto delle modificazioni normative nell’ordinamento giuridico dell’Unione europea, non solo per quanto riguarda la gestione dell’immigrazione, ma anche per quanto riguarda la libertà fondamentale alla libera circolazione intracomunitaria dei cittadini dell’UE. Alcuni dei Paesi membri dello Spazio Schengen, infatti, al fine di combattere l’immigrazione illegale, stanno ripristinando i controlli alle frontiere interne. Il lavoro esamina in una prospettiva giuridica siffatte misure restrittive alla luce del recente regolamento (UE) 2016/399 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 marzo 2016 che istituisce un codice unionale relativo al regime di attraversamento delle frontiere da parte delle persone (il cosiddetto “codice frontiere Schengen”).

Sulle recenti misure di ristabilimento dei controlli ad alcune frontiere interne alla luce del Codice Schengen 2016

RUOTOLO, GIANPAOLO MARIA
2016-01-01

Abstract

The massive migration flows towards the EU, and especially towards southern Member States, such as Italy and Greece, that migrants often try to reach with the aim of then moving to the Northern Europe, are modifying the legal order of the European Union, not only with regard to the governance of immigration, but also with respect to the fundamental freedom of free movement of the EU citizens. Some of the member countries of the Schengen Area, in fact, in order to fight illegal immigration, are restoring internal border controls. The paper analyzes in a legal perspective such restrictive measures in light of the latest regulation (EU) 2016/399 of the European Parliament and of the Council of 9 March 2016 on a Union Code on the rules governing the movement of persons across borders (the so called “Schengen Borders Code”).
2016
I massicci flussi migratori verso l’Unione europea, e in particolare verso gli Stati membri meridionali, come l’Italia e la Grecia, che i migranti spesso cercano di raggiungere con l’obiettivo di poi spostarsi più a Nord, hanno indotto alcuni comportamenti dei Paesi membri i quali hanno anche prodotto delle modificazioni normative nell’ordinamento giuridico dell’Unione europea, non solo per quanto riguarda la gestione dell’immigrazione, ma anche per quanto riguarda la libertà fondamentale alla libera circolazione intracomunitaria dei cittadini dell’UE. Alcuni dei Paesi membri dello Spazio Schengen, infatti, al fine di combattere l’immigrazione illegale, stanno ripristinando i controlli alle frontiere interne. Il lavoro esamina in una prospettiva giuridica siffatte misure restrittive alla luce del recente regolamento (UE) 2016/399 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 marzo 2016 che istituisce un codice unionale relativo al regime di attraversamento delle frontiere da parte delle persone (il cosiddetto “codice frontiere Schengen”).
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