Prendendo spunto da un recente volume collettaneo, il saggio riflette sulla crescente attenzione della storiografia giuridica per la giustizia penale fascista e, in particolare, sul nodo problematico della continuità o della frattura con il passato liberale e gli sviluppi repubblicani. L'analisi mostra l'ambiguità di concetti-chiave come il principio di legalità (suscettibile di declinazioni autoritarie) e il controverso apporto delle scuole (quella positiva e l'indirizzo tecnico-giuridico) all'edificazione d'un sistema punitivo in grado di reprimere il dissenso e di consolidare il consenso. La storia del penale durante il ventennio sembra confermare la valenza 'archetipica' del regime rispetto a taluni tratti permanenti della cultura taliana.
Giustizia penale e identità nazionale (A proposito di Il diritto del Duce. Giustizia e repressione nell’Italia fascista, a cura di Luigi Lacchè, Roma, Donzelli, 2015).
MILETTI, MARCO NICOLA
2016-01-01
Abstract
Prendendo spunto da un recente volume collettaneo, il saggio riflette sulla crescente attenzione della storiografia giuridica per la giustizia penale fascista e, in particolare, sul nodo problematico della continuità o della frattura con il passato liberale e gli sviluppi repubblicani. L'analisi mostra l'ambiguità di concetti-chiave come il principio di legalità (suscettibile di declinazioni autoritarie) e il controverso apporto delle scuole (quella positiva e l'indirizzo tecnico-giuridico) all'edificazione d'un sistema punitivo in grado di reprimere il dissenso e di consolidare il consenso. La storia del penale durante il ventennio sembra confermare la valenza 'archetipica' del regime rispetto a taluni tratti permanenti della cultura taliana.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.