Abstract in italiano Questo studio è centrato sugli aspetti del paesaggio storico legati alla comunicazione visiva e alla didattica. Il paesaggio è un consolidato argomento in campo geografico, e dal punto di vista storico può essere sottoposto a numerose domande. È un concetto dinamico che cambia e si sviluppa continuamente ed ha una storia che emerge attraverso le tracce delle attività umane del passato: città, case, edifici rurali, muretti a secco, mura, vie, sono segni complessi delle organizzazioni sociali del tempo storico. Sono questi segni che, manifestandosi sul territorio, lo rendono comprensibile come palinsesto e permettono di riconoscere i paesaggi che lo hanno caratterizzato nel tempo. In questo senso, il paesaggio contemporaneo è storico perché ha al suo interno tracce del passato, sia che si tratti di edifici sia che si tratti di coltivazioni o di sistemazioni agrarie. Nello stesso tempo esso è la immagine e l'espressione visiva sintetica, di questo processo. In questa lettura semiotica del paesaggio ogni singolo elemento o componente paesaggistica si relaziona con gli altri, nello spazio e nel tempo, fino a costruire un sistema. Partendo da questa prospettiva sono stati indagati alcuni campi della comunicazione visiva e della didattica scolastica del paesaggio storico. La parte innovativa e sperimentale ha riguardato due esperienze concrete, una rivolta ad un contesto classe avente per oggetto lo studio e la restituzione in una presentazione multimediale del paesaggio storico locale e l’altra basata sulla costruzione di un gioco didattico come metodo di fruizione culturale del paesaggio storico che ospita Castel del Monte, un castello voluto da Federico II sull’Alta Murgia, in Puglia. Il gioco, dal titolo Giallo murgiano, è basato sulla base delle carte di un processo del 1783 conservate presso l’archivio di Stato di Foggia e, attraverso un espediente narrativo e un mistero da risolvere, permette ai visitatori di scoprire gli elementi architettonici del castello e quelli significativi che da esso si scorgono nel paesaggio. La sua scrittura ha comportato lo studio delle carte d’archivio e della storiografia che si è occupata del fenomeno della transumanza istituzionalizzato nel regime della Regia Dogana della mena delle Pecore in Puglia nel contesto storico-geografico in oggetto. Analizzare le fonti e le componenti geomorfologiche del territorio ha permesso di individuare ed isolare gli elementi da offrire allo studio ludico del paesaggio. Per ricostruire le vicende narrate nel processo del 1783, i giocatori consultano carte storiche, dizionari e glossari che aiutano a decodificare termini tecnici e strutture insediative visibili dalle finestre dell’edificio. Queste attività sono un esempio di come lo studio di quadri, fotografie e della cartografia storica, permettono di conoscere il mondo come un complesso di segni storici e geografici e di dare significato agli elementi visivi che compongono la varietà del paesaggio. Gli obiettivi che questi progetti hanno inteso raggiungere sono stati quelli di dare agli studenti non solo conoscenze specifiche relative al paesaggio storico indagato, ma soprattutto di renderli capaci di leggere il passato e il paesaggio in cui gli essi stessi sono immersi. Cioè, in definitiva, rendere quel paesaggio significativo in termini storici agli occhi di chi lo ammira e lo vive. La conoscenza e la consapevolezza del valore di un territorio sono, infatti, presupposti fondamentali alla base della sua conservazione e valorizzazione. Questi stessi obiettivi caratterizzano anche i musei moderni che si occupano del paesaggio e del territorio. In modo particolare questo studio ha approfondito il rapporto fra museo e paesaggio nelle forme attuali diffuse in ambito europeo: l’ecomuseo di scuola francese così come recepito in Italia, il Centro di interpretazione così come studiato e proposto in Spagna, e il museo del paesaggio e del territorio così come presenti in Italia. L’istituzione museale e il concetto stesso di paesaggio sono legati alla costituzione dell’identità nazionale ad opera dello stato nazione e sono stati uno strumento di quel potere assoluto o nazionalistico il cui obiettivo era formare un’identità nazionale basata su valori ancorati ad un passato mitico. Entrambi, in modo differente, sono stati spazio di oggetti simbolici facenti parte di una etno-narrazione, ma si sono aperti, grazie al contributo delle discipline e sollecitazioni sociali più diverse, a una identità dinamica e poliedrica, aperta a tutti. Analizzare il modello di paesaggio recepito nei musei di nuova concezione comporta, dunque, indagare il modello di cittadinanza proposto e il rapporto fra cittadinanza e identità. Abstract in English This study focuses the aspects of the historical and cultural landscape related to visual communication and teaching. In the geographical studies, the landscape is a well established subject, and from historical perspectives it can be subject to numerous questions. It is a living process, never static: human beings have shaped and changed the landscape they live in, and the history of these changes emerges through the traces of past human activities. Cities, castles, houses, rural buildings, dry stone walls, streets, are signs of complex social organizations over the history: these are the traces that make the territory understandable as a palimpsest and allow to recognize the different features that characterized it over the centuries. At the same time it is the synthetic image and the visual expression of this process. From this semiotic perspectives every landscape's single element or component interacts with others, in space and time, to build a system. Understanding this system and making students able to read these signs and give them an historical significance, has been the objective of two educational experiences designed and tested with some schools. The first experience was targeted to students aged 13-14 who have studied the local historic landscape through paintings, photos and web pages and have afterwards created a multimedia presentation. The landscape iconographic method allows students to recognize in painted, photographed and personally watched landscapes, the evidence of evolution of agrarian forms, social subjects and technologies that operate on the landscape, the visual aspects of reality and the geographical processes. The second one consists of a mystery to the discovery of Castel del Monte, a medieval castle built by Frederick II on the Alta Murgia, Apulia. The game, Giallo murgiano ( Murgian mistery), is based on the proceedings of a trial that took place in 1783, now preserved in Foggia State Archives; through a narrative device and a mystery to solve, visitors are guided to the discovery of the architectural elements of the castle and of those that they can see in the surrounding landscape. In Order to reconstruct the events narrated in the trial of 1783, players consult historical maps and glossaries that help them to decode the settlement structures that are visible from the windows of the building. These two activities are examples of how the study of paintings, photographs and historical cartography, allows to know the world as a set of historical and geographical signs and give meaning to the visual elements that make up the variety of the landscape. These didactic experiences aim not only to teach the contents of the investigated historical landscape, but above all they want to enable students to read the past and the landscape that surrounds them. These purposes are the same of modern museums that deal with territory and landscape . In particular, this study investigated the relationship between the museum and the landscape in its present form widespread in the European context: the eco-museum of the French school , as it has been implemented in Italy, as well, the interpretation center as it is proposed and studied in Spain, and the museum landscape and territory as well as they are in Italy. Landscape and museum play a powerful role in the process of building national identity and they are given the task of transmitting socially shared values . They are in charge of the formation of national identity and so they allow us to point out at the characteristics that from generations to generations are recognized by a national community in terms of identity. From this perspective, they conjure. narration and information filtered by the social systems. Both, in different ways, have hosted symbolic value that were part of an ethno-story, but in recent years they have been opened to a dynamic and multi- faceted identity accessible to all, thanks to the contribution of different disciplines and societal solicitations. Therefore, analyzing the landscape model as it is perceived in new concept museums, implies the investigation on the proposed model of citizenship and the relationship between citizenship and identity.

Il paesaggio storico fra ricerca, comunicazione e didattica / Musci, Elena. - (2014 Jun 24). [10.14274/UNIFG/FAIR/331762]

Il paesaggio storico fra ricerca, comunicazione e didattica

MUSCI, ELENA
2014-06-24

Abstract

Abstract in italiano Questo studio è centrato sugli aspetti del paesaggio storico legati alla comunicazione visiva e alla didattica. Il paesaggio è un consolidato argomento in campo geografico, e dal punto di vista storico può essere sottoposto a numerose domande. È un concetto dinamico che cambia e si sviluppa continuamente ed ha una storia che emerge attraverso le tracce delle attività umane del passato: città, case, edifici rurali, muretti a secco, mura, vie, sono segni complessi delle organizzazioni sociali del tempo storico. Sono questi segni che, manifestandosi sul territorio, lo rendono comprensibile come palinsesto e permettono di riconoscere i paesaggi che lo hanno caratterizzato nel tempo. In questo senso, il paesaggio contemporaneo è storico perché ha al suo interno tracce del passato, sia che si tratti di edifici sia che si tratti di coltivazioni o di sistemazioni agrarie. Nello stesso tempo esso è la immagine e l'espressione visiva sintetica, di questo processo. In questa lettura semiotica del paesaggio ogni singolo elemento o componente paesaggistica si relaziona con gli altri, nello spazio e nel tempo, fino a costruire un sistema. Partendo da questa prospettiva sono stati indagati alcuni campi della comunicazione visiva e della didattica scolastica del paesaggio storico. La parte innovativa e sperimentale ha riguardato due esperienze concrete, una rivolta ad un contesto classe avente per oggetto lo studio e la restituzione in una presentazione multimediale del paesaggio storico locale e l’altra basata sulla costruzione di un gioco didattico come metodo di fruizione culturale del paesaggio storico che ospita Castel del Monte, un castello voluto da Federico II sull’Alta Murgia, in Puglia. Il gioco, dal titolo Giallo murgiano, è basato sulla base delle carte di un processo del 1783 conservate presso l’archivio di Stato di Foggia e, attraverso un espediente narrativo e un mistero da risolvere, permette ai visitatori di scoprire gli elementi architettonici del castello e quelli significativi che da esso si scorgono nel paesaggio. La sua scrittura ha comportato lo studio delle carte d’archivio e della storiografia che si è occupata del fenomeno della transumanza istituzionalizzato nel regime della Regia Dogana della mena delle Pecore in Puglia nel contesto storico-geografico in oggetto. Analizzare le fonti e le componenti geomorfologiche del territorio ha permesso di individuare ed isolare gli elementi da offrire allo studio ludico del paesaggio. Per ricostruire le vicende narrate nel processo del 1783, i giocatori consultano carte storiche, dizionari e glossari che aiutano a decodificare termini tecnici e strutture insediative visibili dalle finestre dell’edificio. Queste attività sono un esempio di come lo studio di quadri, fotografie e della cartografia storica, permettono di conoscere il mondo come un complesso di segni storici e geografici e di dare significato agli elementi visivi che compongono la varietà del paesaggio. Gli obiettivi che questi progetti hanno inteso raggiungere sono stati quelli di dare agli studenti non solo conoscenze specifiche relative al paesaggio storico indagato, ma soprattutto di renderli capaci di leggere il passato e il paesaggio in cui gli essi stessi sono immersi. Cioè, in definitiva, rendere quel paesaggio significativo in termini storici agli occhi di chi lo ammira e lo vive. La conoscenza e la consapevolezza del valore di un territorio sono, infatti, presupposti fondamentali alla base della sua conservazione e valorizzazione. Questi stessi obiettivi caratterizzano anche i musei moderni che si occupano del paesaggio e del territorio. In modo particolare questo studio ha approfondito il rapporto fra museo e paesaggio nelle forme attuali diffuse in ambito europeo: l’ecomuseo di scuola francese così come recepito in Italia, il Centro di interpretazione così come studiato e proposto in Spagna, e il museo del paesaggio e del territorio così come presenti in Italia. L’istituzione museale e il concetto stesso di paesaggio sono legati alla costituzione dell’identità nazionale ad opera dello stato nazione e sono stati uno strumento di quel potere assoluto o nazionalistico il cui obiettivo era formare un’identità nazionale basata su valori ancorati ad un passato mitico. Entrambi, in modo differente, sono stati spazio di oggetti simbolici facenti parte di una etno-narrazione, ma si sono aperti, grazie al contributo delle discipline e sollecitazioni sociali più diverse, a una identità dinamica e poliedrica, aperta a tutti. Analizzare il modello di paesaggio recepito nei musei di nuova concezione comporta, dunque, indagare il modello di cittadinanza proposto e il rapporto fra cittadinanza e identità. Abstract in English This study focuses the aspects of the historical and cultural landscape related to visual communication and teaching. In the geographical studies, the landscape is a well established subject, and from historical perspectives it can be subject to numerous questions. It is a living process, never static: human beings have shaped and changed the landscape they live in, and the history of these changes emerges through the traces of past human activities. Cities, castles, houses, rural buildings, dry stone walls, streets, are signs of complex social organizations over the history: these are the traces that make the territory understandable as a palimpsest and allow to recognize the different features that characterized it over the centuries. At the same time it is the synthetic image and the visual expression of this process. From this semiotic perspectives every landscape's single element or component interacts with others, in space and time, to build a system. Understanding this system and making students able to read these signs and give them an historical significance, has been the objective of two educational experiences designed and tested with some schools. The first experience was targeted to students aged 13-14 who have studied the local historic landscape through paintings, photos and web pages and have afterwards created a multimedia presentation. The landscape iconographic method allows students to recognize in painted, photographed and personally watched landscapes, the evidence of evolution of agrarian forms, social subjects and technologies that operate on the landscape, the visual aspects of reality and the geographical processes. The second one consists of a mystery to the discovery of Castel del Monte, a medieval castle built by Frederick II on the Alta Murgia, Apulia. The game, Giallo murgiano ( Murgian mistery), is based on the proceedings of a trial that took place in 1783, now preserved in Foggia State Archives; through a narrative device and a mystery to solve, visitors are guided to the discovery of the architectural elements of the castle and of those that they can see in the surrounding landscape. In Order to reconstruct the events narrated in the trial of 1783, players consult historical maps and glossaries that help them to decode the settlement structures that are visible from the windows of the building. These two activities are examples of how the study of paintings, photographs and historical cartography, allows to know the world as a set of historical and geographical signs and give meaning to the visual elements that make up the variety of the landscape. These didactic experiences aim not only to teach the contents of the investigated historical landscape, but above all they want to enable students to read the past and the landscape that surrounds them. These purposes are the same of modern museums that deal with territory and landscape . In particular, this study investigated the relationship between the museum and the landscape in its present form widespread in the European context: the eco-museum of the French school , as it has been implemented in Italy, as well, the interpretation center as it is proposed and studied in Spain, and the museum landscape and territory as well as they are in Italy. Landscape and museum play a powerful role in the process of building national identity and they are given the task of transmitting socially shared values . They are in charge of the formation of national identity and so they allow us to point out at the characteristics that from generations to generations are recognized by a national community in terms of identity. From this perspective, they conjure. narration and information filtered by the social systems. Both, in different ways, have hosted symbolic value that were part of an ethno-story, but in recent years they have been opened to a dynamic and multi- faceted identity accessible to all, thanks to the contribution of different disciplines and societal solicitations. Therefore, analyzing the landscape model as it is perceived in new concept museums, implies the investigation on the proposed model of citizenship and the relationship between citizenship and identity.
24-giu-2014
paesaggio storico, musei, didattica
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