ABSTRACT Le sfide che i media digitali lanciano al sistema della formazione e dell’istruzione acquistano un peso notevole: strumenti “sempre accesi” (always on), portabili e pervasivi che in ogni momento e in ogni luogo mettono in comunicazione il soggetto con il mondo; intrecci di linguaggi semiotici che consentono la creazione di oggetti originali, multimediali e multimodali; sistemi transmediali di distribuzione delle informazioni interrogano un’organizzazione didattica basata sul qui e ora, spesso confinata nelle aule scolastiche e talvolta monomediale. L’introduzione delle tecnologie, di per sé, non conduce all’integrazione delle stesse nei percorsi didattici; per poter parlare di una didattica rinnovata, l’intero contesto di apprendimento deve essere esaminato e adattato ai bisogni educativi degli studenti delle nuove generazioni. Tale necessità comporta quindi non solo l’aggiornamento degli strumenti di lavoro, ma anche dei metodi, dei setting, delle relazioni nel contesto classe. Ciascun contesto richiede in ogni modo la selezione di strategie e metodi personalizzati. Il lavoro di ricerca, partendo da tali considerazioni, si propone di indagare i tratti distintivi della progettazione didattica di percorsi formativi mediali raccogliendo principi e osservazioni da due ambiti di riferimento: - le correnti di pensiero e i principi più rilevanti nell’attuale scenario scientifico internazionale, - le pratiche scolastiche quotidiane e il dialogo produttivo con studenti e docenti. La contaminazione ricorsiva della letteratura con le prassi in aula ha permesso all’esperienza didattica di integrare e aggiornare la riflessione teorica. La tesi è composta da tre sezioni. La prima descrive alcune delle riflessioni teoriche raccolte negli anni di studio sulla relazione esistente fra tecnologie digitali, strategie e modelli didattici. Al centro l’idea che il fine di ogni processo formativo è quello di rendere gli studenti cittadini di un mondo in cambiamento e attivi protagonisti della società e della cultura nel loro contesto di vita. In tal senso, il ruolo del docente diviene quello del designer degli apprendimenti in ambienti virtuali, reali, misti. La seconda parte descrive la progettazione e la realizzazione di un’esperienza didattica nelle scuole secondarie di primo grado, che utilizza una metodologia didattica innovativa, il Problem based Learning, e un ambiente digitale di apprendimento per la didattica della storia, “Il colore della storia” (www.coloredellastoria.unifg.it). Il capitolo spiega le scelte di progettazione, presentando in primo luogo gli aspetti teorici sulla cui base è costruita l’esperienza e in seconda analisi la riflessione sulle pratiche condotte. Presenta inoltre i risultati di un’attività di participatory design realizzata nel corso dell’esperienza didattica indispensabile per comprendere i bisogni degli studenti nella progettazione di un portale didattico on line. Nella terza sezione, infine, si propone un opuscolo rivolto ai docenti contenente le linee guida per la progettazione di percorsi formativi mediali. Le teorie del New Learning prevedono un’intensa attività di progettazione da parte di un docente designer e fanno da sfondo alle pratiche di organizzazione delle attività didattiche. L’opuscolo tuttavia non presenta “ricette” precostituite, come è stato in alcune fasi storiche della ricerca didattica, ma suggerisce delle riflessioni sui fattori rilevanti in fase di progettazione e realizzazione delle attività didattiche. Il filo rosso che lega i tre momenti di riflessione e di ricerca è proprio l’affermazione della posizione di primo piano che la progettazione didattica sta assumendo e necessariamente dovrà assumere nel complesso scenario scolastico contemporaneo. La ricerca, condotta attraverso una metodologia qualitativa, ha una natura teorica e, come afferma Rivoltella (2005), riflette in maniera sistemica cinque azioni modellizzanti quali il descrivere, il prescrivere, l’interpretare, il progettare e il riflettere (ivi, p. 45). Accanto al macrotema esposto, il lavoro di tesi propone ulteriori spunti di riflessione fra cui il mutato ruolo del docente, designer dei percorsi formativi e co-designer del percorso di apprendimento con gli studenti; il delicato rapporto di equilibri fra attività didattiche in presenza e on line; il design partecipato di ambienti digitali di apprendimento.
Progettazione Didattica e Media Digitali: Metodologie, Apprendimenti e Interazioni nei Percorsi Formativi Mediali / DE SANTIS, Annamaria. - (2014 May 05). [10.14274/UNIFG/FAIR/331732]
Progettazione Didattica e Media Digitali: Metodologie, Apprendimenti e Interazioni nei Percorsi Formativi Mediali
DE SANTIS, ANNAMARIA
2014-05-05
Abstract
ABSTRACT Le sfide che i media digitali lanciano al sistema della formazione e dell’istruzione acquistano un peso notevole: strumenti “sempre accesi” (always on), portabili e pervasivi che in ogni momento e in ogni luogo mettono in comunicazione il soggetto con il mondo; intrecci di linguaggi semiotici che consentono la creazione di oggetti originali, multimediali e multimodali; sistemi transmediali di distribuzione delle informazioni interrogano un’organizzazione didattica basata sul qui e ora, spesso confinata nelle aule scolastiche e talvolta monomediale. L’introduzione delle tecnologie, di per sé, non conduce all’integrazione delle stesse nei percorsi didattici; per poter parlare di una didattica rinnovata, l’intero contesto di apprendimento deve essere esaminato e adattato ai bisogni educativi degli studenti delle nuove generazioni. Tale necessità comporta quindi non solo l’aggiornamento degli strumenti di lavoro, ma anche dei metodi, dei setting, delle relazioni nel contesto classe. Ciascun contesto richiede in ogni modo la selezione di strategie e metodi personalizzati. Il lavoro di ricerca, partendo da tali considerazioni, si propone di indagare i tratti distintivi della progettazione didattica di percorsi formativi mediali raccogliendo principi e osservazioni da due ambiti di riferimento: - le correnti di pensiero e i principi più rilevanti nell’attuale scenario scientifico internazionale, - le pratiche scolastiche quotidiane e il dialogo produttivo con studenti e docenti. La contaminazione ricorsiva della letteratura con le prassi in aula ha permesso all’esperienza didattica di integrare e aggiornare la riflessione teorica. La tesi è composta da tre sezioni. La prima descrive alcune delle riflessioni teoriche raccolte negli anni di studio sulla relazione esistente fra tecnologie digitali, strategie e modelli didattici. Al centro l’idea che il fine di ogni processo formativo è quello di rendere gli studenti cittadini di un mondo in cambiamento e attivi protagonisti della società e della cultura nel loro contesto di vita. In tal senso, il ruolo del docente diviene quello del designer degli apprendimenti in ambienti virtuali, reali, misti. La seconda parte descrive la progettazione e la realizzazione di un’esperienza didattica nelle scuole secondarie di primo grado, che utilizza una metodologia didattica innovativa, il Problem based Learning, e un ambiente digitale di apprendimento per la didattica della storia, “Il colore della storia” (www.coloredellastoria.unifg.it). Il capitolo spiega le scelte di progettazione, presentando in primo luogo gli aspetti teorici sulla cui base è costruita l’esperienza e in seconda analisi la riflessione sulle pratiche condotte. Presenta inoltre i risultati di un’attività di participatory design realizzata nel corso dell’esperienza didattica indispensabile per comprendere i bisogni degli studenti nella progettazione di un portale didattico on line. Nella terza sezione, infine, si propone un opuscolo rivolto ai docenti contenente le linee guida per la progettazione di percorsi formativi mediali. Le teorie del New Learning prevedono un’intensa attività di progettazione da parte di un docente designer e fanno da sfondo alle pratiche di organizzazione delle attività didattiche. L’opuscolo tuttavia non presenta “ricette” precostituite, come è stato in alcune fasi storiche della ricerca didattica, ma suggerisce delle riflessioni sui fattori rilevanti in fase di progettazione e realizzazione delle attività didattiche. Il filo rosso che lega i tre momenti di riflessione e di ricerca è proprio l’affermazione della posizione di primo piano che la progettazione didattica sta assumendo e necessariamente dovrà assumere nel complesso scenario scolastico contemporaneo. La ricerca, condotta attraverso una metodologia qualitativa, ha una natura teorica e, come afferma Rivoltella (2005), riflette in maniera sistemica cinque azioni modellizzanti quali il descrivere, il prescrivere, l’interpretare, il progettare e il riflettere (ivi, p. 45). Accanto al macrotema esposto, il lavoro di tesi propone ulteriori spunti di riflessione fra cui il mutato ruolo del docente, designer dei percorsi formativi e co-designer del percorso di apprendimento con gli studenti; il delicato rapporto di equilibri fra attività didattiche in presenza e on line; il design partecipato di ambienti digitali di apprendimento.File | Dimensione | Formato | |
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