Il tema della decorrenza della prescrizione dell’azione risarcitoria nei danni lungo latenti ha destato grande interesse nella più recente giurisprudenza ove si è ormai consolidato il principio in virtù del quale il dies a quo va computato non già dal momento in cui si de-termina l'evento dannoso, bensì da quello in cui la produzione del danno è oggettivamente percepibile e conoscibile dal danneggiato, così come la sua riconducibilità all’azione o all’omissione di un sog-getto determinato. Il problema dell’allungamento, in alcuni casi assai cospicuo, del termine di prescrizione, che in altri ordinamenti è stato recentemente risolto per via normativa, si rivela di grande impatto sul versante as-sicurativo, in particolar modo con riferimento a quelle polizze di re-sponsabilità civile (tra cui quelle di r.c. professionale) con formula claims made o a richiesta fatta, che escludono la copertura dei sinistri per i quali la richiesta di risarcimento sia successiva alla scadenza del contratto. Anche ove sia pattuita una espressa e onerosa clausola di ultratti-vità, essa non supera generalmente i dieci anni, che costituiscono il termine di prescrizione ordinaria per l’azione di risarcimento danni da inadempimento, con il rischio che, nel caso in cui il danno rimanga latente per lungo tempo, la relativa richiesta risarcitoria sia comunque fuori copertura.
Brevi note in tema di danni lungolatenti e assicurazione di r.c. professionale
GAZZARA, MASSIMO
2014-01-01
Abstract
Il tema della decorrenza della prescrizione dell’azione risarcitoria nei danni lungo latenti ha destato grande interesse nella più recente giurisprudenza ove si è ormai consolidato il principio in virtù del quale il dies a quo va computato non già dal momento in cui si de-termina l'evento dannoso, bensì da quello in cui la produzione del danno è oggettivamente percepibile e conoscibile dal danneggiato, così come la sua riconducibilità all’azione o all’omissione di un sog-getto determinato. Il problema dell’allungamento, in alcuni casi assai cospicuo, del termine di prescrizione, che in altri ordinamenti è stato recentemente risolto per via normativa, si rivela di grande impatto sul versante as-sicurativo, in particolar modo con riferimento a quelle polizze di re-sponsabilità civile (tra cui quelle di r.c. professionale) con formula claims made o a richiesta fatta, che escludono la copertura dei sinistri per i quali la richiesta di risarcimento sia successiva alla scadenza del contratto. Anche ove sia pattuita una espressa e onerosa clausola di ultratti-vità, essa non supera generalmente i dieci anni, che costituiscono il termine di prescrizione ordinaria per l’azione di risarcimento danni da inadempimento, con il rischio che, nel caso in cui il danno rimanga latente per lungo tempo, la relativa richiesta risarcitoria sia comunque fuori copertura.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.