M.C. nata alla 36°settimana di gestazione, parto eutocico. Peso 2255 gr, lunghezza 44 cm, c.c. 31.5 cm. Mostra lieve insufficienza respiratoria e ipocalcemia. All’ E.O.: microcefalia, fronte alta, sella nasale ampia, taglio antimongoloide degli occhi, narici anteverse, filtro corto, micrognazia, ipotono assiale, motilità spontanea ridotta,opacità corneale. Esami praticati: Etg cuore: DIA tipo ostium secondum, Etg cerebrale: “due piccole pseudocisti all’incisura caudotalamica e lieve ecogenicità periventricolare in sede frontale”, Etg reni: nella norma, Etg anche: “grave displasia bilaterale". Nel sospetto di malattia genetica si effettuava cariotipo che documentava “cariotipo femminile con delezione parziale del braccio corto del cromosoma 10 (46,XX,del(10)(p14)).La successiva analisi molecolare allargata ai genitori mostrava ”delezione del tratto 10p14-telomerica in eterozigosi e di origine de novo”,mentre risultava assente la delezione nel tratto 22q11-13.Veniva quindi formulata diagnosi di "Sindorme di Di George tipo2 associata a Sindrome HDR1 (ipoparatiroidismo, sordità neurosensoriale e anomalie renali)". Veniva dimessa in terapia con Ca gluconato e Vitamina D. In tempi successivi la piccola veniva sottoposta a manovra riduttiva per la LCA e a intervento per cataratta. La piccola, all’età di 6 mesi veniva condotta a ricovero, presso l'UO di Pediatria dell’ Ospedale “C.S.S.“ di San Giovanni Rotondo, per la comparsa di crisi convulsive subentranti. All'ingresso appariva sofferente, febbrile, gravemente ipotonica e iporeattiva con elevazione degli indici di flogosi, come da sepsi batterica. L' EEG mostrava “onde lente sulle regioni posteriori bilaterali”. Veniva iniziata terapia antibiotica ad ampio spettro e antifungina ev; le crisi recedevano in corso di terapia con Fenobarbitale. Lo studio immunologico documentava deficit dei linfociti T, soprattutto a carico dei CD8 (CD3 26.9%-vn 55-65, CD4 36.2%-vn 29-42, CD8 9.6%vn 19-26) e ipogammaglobulinemia (IgG 188, IgA 11.2, IgM 24 mg/dl). Per la iniziale scarsa risposta alla terapia antibiotica si praticava terapia con Immunoglobuline in vena. I potenziali evocati uditivi evidenziavano “importante innalzamento della soglia uditiva bilaterale”, con indicazione a protesizzazione, e l’Etg reni “modica ectasia delle cavità calico-pieliche e dell’uretere a sinistra”. Nonostante la profilassi antibiotica con Sulfametoxazolo-trimetoprim praticata a domicilio, la piccola ha ripresentato due nuovi episodi settici. La monosomia 10p distale è una malattia cromosomica rara nella quale è deleta l'estremità distale del braccio corto del cromosoma 10. Il fenotipo è variabile ed in rapporto all' estensione del tratto deleto. La nostra paziente presenta una delezione che si estende verso il centromero alla banda 10p14, che spiega Il quadro fenotipico complesso (ipoparatiroidismo, cardiopatia congenita, sordità neurosensoriale, deficit immunitario con infezioni ricorrenti, ritardo psico-motorio, patologie urinarie). La presa in carico è mutidisciplinare. La prognosi è variabile e dipende dai difetti associati.
Quadro clinico complesso di malattia rara: la sindrome di digeorge tipo 2 associata a sindrome hdr (ipoparatiroidismo, sordita' neurosensoriale, anomalie renali)
PETTOELLO MANTOVANI, MASSIMO;
2015-01-01
Abstract
M.C. nata alla 36°settimana di gestazione, parto eutocico. Peso 2255 gr, lunghezza 44 cm, c.c. 31.5 cm. Mostra lieve insufficienza respiratoria e ipocalcemia. All’ E.O.: microcefalia, fronte alta, sella nasale ampia, taglio antimongoloide degli occhi, narici anteverse, filtro corto, micrognazia, ipotono assiale, motilità spontanea ridotta,opacità corneale. Esami praticati: Etg cuore: DIA tipo ostium secondum, Etg cerebrale: “due piccole pseudocisti all’incisura caudotalamica e lieve ecogenicità periventricolare in sede frontale”, Etg reni: nella norma, Etg anche: “grave displasia bilaterale". Nel sospetto di malattia genetica si effettuava cariotipo che documentava “cariotipo femminile con delezione parziale del braccio corto del cromosoma 10 (46,XX,del(10)(p14)).La successiva analisi molecolare allargata ai genitori mostrava ”delezione del tratto 10p14-telomerica in eterozigosi e di origine de novo”,mentre risultava assente la delezione nel tratto 22q11-13.Veniva quindi formulata diagnosi di "Sindorme di Di George tipo2 associata a Sindrome HDR1 (ipoparatiroidismo, sordità neurosensoriale e anomalie renali)". Veniva dimessa in terapia con Ca gluconato e Vitamina D. In tempi successivi la piccola veniva sottoposta a manovra riduttiva per la LCA e a intervento per cataratta. La piccola, all’età di 6 mesi veniva condotta a ricovero, presso l'UO di Pediatria dell’ Ospedale “C.S.S.“ di San Giovanni Rotondo, per la comparsa di crisi convulsive subentranti. All'ingresso appariva sofferente, febbrile, gravemente ipotonica e iporeattiva con elevazione degli indici di flogosi, come da sepsi batterica. L' EEG mostrava “onde lente sulle regioni posteriori bilaterali”. Veniva iniziata terapia antibiotica ad ampio spettro e antifungina ev; le crisi recedevano in corso di terapia con Fenobarbitale. Lo studio immunologico documentava deficit dei linfociti T, soprattutto a carico dei CD8 (CD3 26.9%-vn 55-65, CD4 36.2%-vn 29-42, CD8 9.6%vn 19-26) e ipogammaglobulinemia (IgG 188, IgA 11.2, IgM 24 mg/dl). Per la iniziale scarsa risposta alla terapia antibiotica si praticava terapia con Immunoglobuline in vena. I potenziali evocati uditivi evidenziavano “importante innalzamento della soglia uditiva bilaterale”, con indicazione a protesizzazione, e l’Etg reni “modica ectasia delle cavità calico-pieliche e dell’uretere a sinistra”. Nonostante la profilassi antibiotica con Sulfametoxazolo-trimetoprim praticata a domicilio, la piccola ha ripresentato due nuovi episodi settici. La monosomia 10p distale è una malattia cromosomica rara nella quale è deleta l'estremità distale del braccio corto del cromosoma 10. Il fenotipo è variabile ed in rapporto all' estensione del tratto deleto. La nostra paziente presenta una delezione che si estende verso il centromero alla banda 10p14, che spiega Il quadro fenotipico complesso (ipoparatiroidismo, cardiopatia congenita, sordità neurosensoriale, deficit immunitario con infezioni ricorrenti, ritardo psico-motorio, patologie urinarie). La presa in carico è mutidisciplinare. La prognosi è variabile e dipende dai difetti associati.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.