Biodiversità viticola pugliese: risultati nell'ambito del progetto di ricerca nazionale "AGER - Italian Vitis Database".

Individuazione, catalogazione e caratterizzazione dei genotipi viticoli regionali, sono azioni rilevanti ai fini della conoscenza del patrimonio viticolo italiano. Nel presente lavoro riferisce di 71 accessioni studiate in Puglia, cui sono corrisposti 50 nomi diversi tra loro in tutto o in parte. La maggior parte di queste accessioni (40%) è riferito ad a genotipi a bacca bianca, diversamente da quanto supponibile in una regione caldo-arida come la Puglia. Dei 50 nomi, solo 18 compaiono nel Registro Nazionale delle Varietà di Vite (RNVV); 5 di questi appartengono a varietà più tipiche di altre regioni. E’ stato realizzato un quadro sinottico dei caratteri del frutto dei 13 vitigni tipici iscritti al RNVV. Dalle analisi ampelologiche e genetiche delle 71 accessioni sono stati sino ad oggi individuati 48 genotipi, 16 gruppi di sinonimia e alcuni gruppi di omonimia principali. Dei 48 genotipi, 13 non hanno avuto riscontro con varietà iscritte al RNVV o accessioni già catalogate anche al di fuori del progetto di ricerca; per contro, 7 genotipi hanno avuto riscontro con varietà coltivate in altre regioni italiane o estere. Tra i gruppi di omonimia, particolare interesse riveste quello degli “Zagarese”, nome che alcuni studi hanno associato al vitigno Primitivo, mentre altri hanno distinto da esso. Le quattro accessioni di “Zagarese” sono risultate genotipi diversi tra loro; nessuna ha mostrato caratteristiche morfologiche e profilo genetico corrispondenti al “Primitivo”; una di esse è stata identificata come “Montepulciano”, due di esse come vitigni non coltivati in regione, l’ultima come genotipo non sovrapponibile ad altri già noti. Differenze sono emerse tra le caratteristiche tecnologiche e fenoliche delle relative uve.