La conoscenza e la valorizzazione di genotipi viticoli locali è importante sia per la salvaguardia della biodiversità, sia per l’affermazione della tipicità delle produzioni vitivinicole. Tra accessioni studiate in area garganica, alcune non sembrano, al momento, coincidere con vitigni già noti: 3 genotipi a bacca nera indicati come Uva Nera Tosta, Uva della Macchia, Malvagia Nera Antica ed il genotipo a bacca bianca indicato come Nardobello forniscono il 90% delle uve utilizzate per realizzare, in via sperimentale, un vino apprezzato a livello amatoriale. Al fine di evidenziare il potenziale enologico e favorire la valorizzazione di questi vitigni, sono stati analizzati i principali parametri tecnologici e fenolici delle uve alla vendemmia e del vino ottenuto. In tutti i genotipi si è riscontrata bassa acidità titolabile, dato frequente nelle aree caldo-aride; al contempo però, sono stati osservati anche bassi valori di pH, fattore importante per la protezione del vino e, al contrario, non comune in questi ambienti colturali. Ottimo il grado zuccherino. Elevati gli accumuli fenolici nelle uve, dato cui hanno verosimilmente contribuito le particolari condizioni agro-ambientali di produzione. Molto interessanti anche i contenuti fenolici estraibili: le suddette condizioni ambientali non sembrano penalizzare questo aspetto importante ai fini enologici. Il vino ha riportato elevato grado alcolico, bassi valori di pH e di acidità volatile e, grazie, alla buona estraibilità di fenoli dalle bucce, ricchezza in polifenoli totali (~2000 mg/L) e flavonoidi totali (2200 mg/L).

Potenzialita’ enologiche di genotipi viticoli garganici di antica coltivazione

LIMOSANI, PATRIZIO;DE MICHELE, MARIA;DE PALMA, LAURA
2014-01-01

Abstract

La conoscenza e la valorizzazione di genotipi viticoli locali è importante sia per la salvaguardia della biodiversità, sia per l’affermazione della tipicità delle produzioni vitivinicole. Tra accessioni studiate in area garganica, alcune non sembrano, al momento, coincidere con vitigni già noti: 3 genotipi a bacca nera indicati come Uva Nera Tosta, Uva della Macchia, Malvagia Nera Antica ed il genotipo a bacca bianca indicato come Nardobello forniscono il 90% delle uve utilizzate per realizzare, in via sperimentale, un vino apprezzato a livello amatoriale. Al fine di evidenziare il potenziale enologico e favorire la valorizzazione di questi vitigni, sono stati analizzati i principali parametri tecnologici e fenolici delle uve alla vendemmia e del vino ottenuto. In tutti i genotipi si è riscontrata bassa acidità titolabile, dato frequente nelle aree caldo-aride; al contempo però, sono stati osservati anche bassi valori di pH, fattore importante per la protezione del vino e, al contrario, non comune in questi ambienti colturali. Ottimo il grado zuccherino. Elevati gli accumuli fenolici nelle uve, dato cui hanno verosimilmente contribuito le particolari condizioni agro-ambientali di produzione. Molto interessanti anche i contenuti fenolici estraibili: le suddette condizioni ambientali non sembrano penalizzare questo aspetto importante ai fini enologici. Il vino ha riportato elevato grado alcolico, bassi valori di pH e di acidità volatile e, grazie, alla buona estraibilità di fenoli dalle bucce, ricchezza in polifenoli totali (~2000 mg/L) e flavonoidi totali (2200 mg/L).
2014
9788890562891
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